di Maria Grazia CarnΓ 

 

I bambini sognano tutti, si nutrono di quella stessa fantasia che da adulti abbiamo paura a mostrare: qualcuno si immagina indossare una tuta spaziale e altri un cinturone galoppando verso l’orizzonte, per alcuni l’immaginazione spinge ad entrare nei costumi attillati di un supereroe.. ma pochi tengono i piedi per terra, calandosi nel ruolo di chi assiste e protegge senza manifesti, fantasticando strisce rosse che conferiscono il potere di Ares e un’uniforme azzurra come il valor militare e l’amore per la patria.

Francesco Γ¨ un bambino della Locride, che come i suoi compagni assapora quella felice spensieratezza che apprezzerΓ  solo da adulto, vive le sue passioni con gli amici e la famiglia… ma dentro di lui brucia una passione, una fiamma deviata dal vento che mai si spegne, vampa con quelle lingue di fuoco che solleticano la fronte dei coraggiosi, che illumina, che riscalda, ma all’occorrenza purifica con l’etica e la devozione che Γ¨ simbolo dell’Arma dei Carabinieri.

Francesco forse progetta di essere uno dei suoi eroi, e lo fa ogni volta che trova un foglio bianco su cui specchiare i propri sogni e su cui costruire emozioni, fissandole per non farle scappare dalla memoria.

Poi alla fine di ogni anno, aprendo i quaderni di Francesco volano fuori disegni e schizzi con auto dalla livrea a tema, uomini in uniforme che vigilano per difendere sempre pronti al sacrificio ed agire… immagini incise dal tratto fermo di chi ci crede e che ogni Natale invia alla Caserma del Comando Gruppo di Locri come segno di riconoscimento.

Ma quest’anno il dono Γ¨ stato reciproco, infatti Francesco Γ¨ stato invitato dal Comando per ricevere un regalo, un modellino di elicottero che adesso sarΓ  atterrato sulla sua scrivania e che sicuramente sarΓ  protagonista dei suoi futuri disegni.

 

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