Una mattinata all’insegna del cinema d’autore quella di ieri al “Mazzini” di Locri. Un folto numero di studenti ha avuto, infatti, l’opportunità di godere della proiezione di due cortometraggi: “Rughe”, di Giovanni Scarfò e Maurizio Paparazzo e “Pale Blue Dot” del giovane ma, oramai esperto regista Matteo Scarfò.

L’interessante attività, organizzata in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale Incipit APS, attraverso il dialogo con i registi, sapientemente guidato dal Direttore di Incipit Pasquale Muià, ha portato i giovani a riflettere su tematiche molto attuali e coinvolgenti.

“Rughe”, soggetto e sceneggiatura di Giovanni Scarfò e Maurizio Paparazzo, anche regista, prodotto con il contributo della Calabria Film Commission e di molti sponsor che hanno sostenuto il messaggio sociale del cortometraggio affronta una serie di problematiche inerenti lo spopolamento dei borghi e la diminuzione delle nascite, la malattia e la solitudine in età senile. Nel corso del dibattito si è messo in evidenza quel  fenomeno sociale presente nelle realtà interne calabresi che vede un numero sempre crescente di anziani  costretti ad abbandonare i luoghi di origine per trasferirsi altrove, molto spesso in regioni del Nord Italia: ecco il perché del titolo, Rughe, chiaro riferimento ai segni dell’invecchiamento ma anche a quei microcosmi di vita sociale, di solidarietà, di condivisione e di economia familiare che erano un tempo “le rughe”, spazio all’interno di un paese rappresentato da due o tre vie, collegate fra loro.

 Pale Blue Dot è un cortometraggio di fantascienza, anch’esso girato in Calabria, con il quale il regista Matteo Scarfò ha vinto diversi premi. Ispirato ai romanzi di Isaac Asimov, al Robinson Crusoe di Daniel Defoe e alla fantascienza del periodo d’oro degli anni ’40 e ’50, rivisitata in chiave contemporanea, il film è permeato da tematiche, quali la coscienza robotica, l’Intelligenza Artificiale, la colonizzazione di altri mondi, viaggi interstellari, disastri ambientali, con al centro della narrazione una esploratrice dello spazio, un robot umano e una nuova umanità tra le stelle che ha smarrito la sua strada.

La proiezione dei due cortometraggi ha offerto anche la possibilità di far riflettere gli studenti riguardo le potenzialità dei borghi  e dei paesaggi naturali calabresi come location cinematografiche da incentivare e valorizzare in quanto anche questa potrebbe rappresentare un volano di sviluppo per il territorio e un motivo di ritorno alla terra d’origine per tanti giovani costretti ad emigrare.

Grande la soddisfazione dei Dirigenti dei Licei Mazzini che auspicano una sempre più proficua collaborazione tra la scuola e tutte le realtà positive che operano nella Locride ed hanno a cuore la formazione delle giovani generazioni.