Le vecchie chiese rievocano il passato, mostrando portali da cui mille anime sono passate lasciandosi indietro la vita e i suoi compromessi.
Le vecchie chiese sono lβimmagine in cartolina di chi eravamo, un qualcosa dβinvulnerabile al tempo, che riecheggia dal fresco odore di umido che dal loro interno imbrogliano la mente pulendo le coscienze.
Le vecchie chiese sono un valore immutabile, sono unβidea da raccontare e tramandare, sono, in fin dei conti, la storia che ci identifica come popolo, unendoci e attraverso cui ci siamo formati fino a diventare ciΓ² che siamo oggi.
Ricostruire la storia Γ¨ un obbligo che per alcuni Γ¨ missione, come nellβesempio del Dott. Aldo Caccamo, pedagogo e giΓ funzionario della Regione Calabria, che di questo interessamento ne ha fatto passione, ricolorando vicende ed aneddoti che fanno della Chiesa di San Carlo Borromeo la storia di Siderno Superioreβ¦ e quella di tutti coloro che la vissero frequentandola.
In un breve libro il sunto di tutto questoβ¦ dove riscoprire tradizioni che rischiano lβoblio, dentro le quali racconti diventano lβessenziale che ci ha formati e resi quelli che siamo.
Aldo Caccamo descrive con un resoconto essenziale, conciso come i dogmi e sintetico come la fede, le vicende delle mura della Chiesa di San Carlo Borromeo, calandoci nel tempo e riaffiorando nel presente impregnati di quellβantica visione di un mondo che ormai va scomparendo.
Durante lβintervista a cura del del Direttore della nostra testataΒ Pasquale MuiΓ , Caccamo spiega che in questa seconda edizione pubblicata ventβanni dopo la prima, sono stati inseriti particolari turistici e una maggiore novizia di informazioni.
Il volume vuole essere una sorta di visita astratta presso il Santuario, che presto inizierΓ una consistente ristrutturazione con appalto giΓ autorizzato, dato che della Chiesa ad oggi rimane la struttura perimetrale, con facciata e lβaltareβ¦ una bellezza logorata dal tempo e che in questo testo sembra ricoprirsi di ricordi fino a rigenerare quella bellezza che il tempo e lβincuria le aveva strappato.
βAldo Caccamo ama Sidernoβ potrebbe dire a voce bassa e alta, e non Γ¨ nuovo al tempo del recupero di spazi ormai degradati, come Piazza Cavone che grazie anche alla Fondazione βLe colonne dβErcoleβ del Presidente Antonio Biancospino ha ritrovato il suo antico splendore.
Caccamo spiega che i lavori, che prenderanno il via ad Ottobre, inizieranno anche grazie al Vescovo di Locri Mons. Francesco Oliva, avranno lo scopo di ridare vita catecumena a quello che oggi Γ¨ un palazzo nelle cui forme Γ¨ visibile il residuo della sua importanza liturgica, cosa spiegata esaustivamente nel suo stesso libro.
Un breve testo che racchiude una ricerca e una battaglia durata anni, che vede lo scrittore in prima linea nel portare, con onore, una missione ereditata dal padre, che giΓ appartenente alla confraternita della Chiesa di Borromeo, aveva riposto in lui quel senso di responsabilitΓ che vuole tramandare le tradizione, salvando e costudendo i simboli delle nostre origini.
Questo libro, spiega Caccamo, è solo un tassello del lavoro di recupero che sta avvenendo su Siderno Superiore e che ancora è in divenire, una missione che vede spazi ritrovati, restauri per ridare ordine al passato e rievocare il bello che si era addormentato diventando ruderi ingrigiti⦠una riqualificazione del Borgo per trovare conclusione con un migliore collegamento stradale, e servizi, per tornare ad essere quel gioiello che qualche generazione addietro viveva nel suo massimo splendore e tutti potevano vedere e godere.
La speranza è che questo testo riapra gli occhi a chiunque abbia voglia di conoscere quello che fu⦠di riapprezzare la storia che è anche propria⦠e che questo Borgo a cinque minuti dal mare, con Palazzo De Moja e Palazzo Falletti ormai dichiarati monumenti nazionali, possa essere anche di interesse culturale per turisti e non.
Le Associazioni locali “Pajsi meu ti vogghju beni”Β presieduta da Claudio Figliomeni e il Comitato βPro Piazza Cavoneβ, affiatate con il consiglio Comunale, vivono in prima persona lo scopo comune di ridare vita alla cittadina e cosΓ¬ permettere a chiunque di godere della meravigliosa essenza che permane, immutata nei secoli, tra queste mura che vogliono ricominciare e tornare ai lustri che le hanno caratterizzate in passato.
La voglia di rivedere la Chiesa di San Carlo restaurata non Γ¨ piΓΉ un sogno ad occhi aperti, ma una solida realtΓ che presto prenderΓ vita e per la quale, Γ¨ doveroso ed evidente, ringraziare molte persone e tra questi il Dott. Aldo Caccamo.
Magnificare le cose antiche vuole anche significare avere cura del proprio presente e preservare il futuro, vuole dire dar luce allβoscuritΓ della dimenticanza, stimolando le menti a riconoscere il bello ed essere reverenti ad esso, rispettandolo e proteggendolo come un bene comune che rende uniti e distinguibili.
Maria Grazia CarnΓ Γ¨ nata a Catanzaro e vive a Camini, un piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria, dopo gli studi superiori presso lβIstituto Maria Ausiliatrice di Soverato perfeziona la sua istruzione presso la facoltΓ di Farmacia di Pisa.
Lavora nel settore per cui ha studiato fin da subito, alternando i suoi impegni con volontariato e alcune passioni irrinunciabili.
Scrive per la testata online Incipit Sistema Comunicazione con il ruolo di capo redattrice senza mai specializzarsi su un tema preciso, ma cercando temi di interesse sociale e culturale. Nel 2023 pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Blu ionico”, con il quale si aggiudica il Premio Internazionale Panorama Golden Book Award 2024.