di Redazione

Dopo le dimissioni del primario di Cardiologia dottor Vincenzo Amodeo e le continue criticità che quotidianamente l’ospedale di Locri e i cittadini della Locride vivono, i comitati dei cittadini attivi si chiedono se questa stagnazione della risoluzione dei problemi della sanità nella Locride, è la strada che condurrà alla chiusura del nosocomio di via Verga a Locri.

“È tempo di dire con chiarezza se si vuole chiudere definitivamente l’ospedale di Locri” si legge in una lettera inviata da Casa della Salute Siderno, Sasà Albanese; DifendiAmo l’Ospedale Locri, Bruna Filippone, Corsecom Sanità, Emmida Multari ai vertici politici e sanitari regionali Presidente Regione Calabria, Dott. Roberto Occhiuto; al Direttore Generale ASPRC, Dott.ssa Lucia Di Furia; al Direttore Sanitario Aziendale ASPRC, Dott.ssa Anna Maria Renda; al Direttore Sanitario Ospedale di Locri RC, Dott. Giuseppe Dascoli; al Sindaco Di Locri, Dott. Giuseppe Fontana; al Delegato Sanità Locride ASP RC, Dott.ssa Mariateresa  Fragomeni.

“Diciamo NO ad una morte lenta della sanità nella Locride” denunciano i Comitati che tratteggiano e ipotizzano le cause “Una progressiva riduzione dell’organico dei Medici ospedalieri cardiologi (da 17 nel 2011 ai 6 attuali; … la necessità di accorpare in una unica ala i pazienti di competenza cardiologica, chiudendo di fatto il Reparto di Cardiologia e lasciando aperta solo l’UTIC; il recente trasferimento del dr Spanò presso l’Ospedale di Polistena” hanno causato secondo i Comitati “….  una situazione della Cardiologia nella Locride in chiara difficoltà da tempo e le recenti dimissioni del dr Amodeo da primario della Cardiologia di Locri, rendono le condizioni dei pazienti cardiopatici ancora più complicate. Tale depauperamento ha determinato: la necessità di accorpare in una unica ala i pazienti di competenza cardiologica, chiudendo di fatto il Reparto di Cardiologia e lasciando aperta solo l’UTIC.  La necessità contestuale di limitare fortemente le prestazioni ambulatoriali, privilegiando ovviamente la cura dei pazienti ricoverati o afferenti al Pronto Soccorso. Il Concorso per l’assunzione di medici in area cardiologica per l’ASP di Reggio Calabria, è stato già espletato e vanno assegnati i posti per i vincitori. Posti che andranno distribuiti tra i Presidi di Locri e Polistena.  Il quadro sconfortante – continua la nota dei Comitati – si allarga inoltre al Territorio, dove l’Ambulatorio di Cardiologia, comprensivo di due medici cardiologi, vede adesso la presenza di un solo medico, essendo l’altro andato in pensione da poco. Possiamo pertanto concludere con l’ovvia affermazione che ”i nodi sono venuti al pettine” e che le omissioni e le indolenze delle dirigenze  passate, hanno finito per lasciare la  Sanità nelle gravi e avvilenti  condizioni attuali. Pertanto i sottoscritti chiedono ai Responsabili dell’Asp di RC e al Direttore Sanitario dell’Ospedale di Locri, nonché ai Responsabili della Sanità Regionale, di assumersi la responsabilità di invertire questo lento ed inesorabile depauperamento dei servizi sanitari della Locride. È tempo di dire con chiarezza – concludono i Comitati – se si vuole chiudere definitivamente l’ospedale di Locri. Non siamo più disponibili ad assistere a questa morte lenta. Se così non è, si intraprendano iniziative atte a bloccare questo degrado con scelte precise, che segnino una vera discontinuità”.