di Pasquale Muià

Dio si può cercare in eterno. Con Dio si può anche condividere il desiderio della compassione e della salvezza. Dio non lo si può nemmeno cercare. Con Dio si può vivere ogni istante della propria vita. Basta scegliere e decidere. Ma è proprio questo il dilemma: la scelta. Quale fare? Quale preferire? Quale volere vivere dopo aver deciso il silenzio e il ritiro per cercare quel Dio di cui si è già imbevuti. Dediti alla sua preghiera. Questo in estrema sintesi il tema dal quale prende avvio Empedocle, poemetto narrativo di madre Mirella Muià, suora eremita nell’Eremo dell’Unità presso Gerace, nella Locride. Poemetto pubblicato in Francia nel 1997 per Alidades e che ora è stato tradotto in Italia per i tipi di Lyriks. Sarà proprio l’Empedocle di Suor Mirella Muià sabato 16 dicembre 2023, nel Museo Archeologico di Agrigento, che dopo l’assegnazione dei prestigiosi riconoscimenti dell’Accademia di Studi Mediterranei  al cardinale Gualtiero Bassetti; all’ambasciatrice del Regno del Marocco presso la Santa Sede, Rajae Naji; al console onorario dell’Italia in Armenia Antonio Montalto; alla pedagogista Milena Santerini – consacrerà la serata con la rappresentazione, quando alla conclusione della cerimonia la Sala Zeus del Museo si trasformerà in teatro. Sarà proprio qui che prenderà vita il raffinatissimo poemetto di Suor Mirella Muià.

Ad interpretare il suo testo sarà l’attore Gaetano Aronica, noto per la sua partecipazione a opere di successo per il grande schermo e per fortunate serie televisive. Il sottofondo del recital dell’Empedocle è stato affidato all’accompagnamento con le musiche originali composte dal Maestro Marco Palmisano, che per la trascrizione in note del testo ha fatto tesoro dei suoi studi filosofici e la eseguirà al pianoforte.

Il Premio Internazionale Empedocle, ideato da Assunta Gallo Afflitto, fondatrice e presidente onoraria dell’Accademia da lei animata e presieduta dal vescovo Enrico dal Covolo, già rettore dell’Università Lateranense ha voluto l’evento dedicato al grande filosofo e politico siceliota che ha dato il nome al Premio – al quale si è aggiunta dal 2000 in modo permanente la dicitura “in memoria di Paolo Borsellino”.

L’“Empedocle” di Mirella Muià racconta una figura che assurge a simbolo per chi cerca Dio. La sua è un’interpretazione moderna del grande pensatore vissuto ad Akragas nel V secolo, per riflettere sull’urgenza di guide spirituali e sul desiderio d’amore che anima la fede vera. Interpretazione affidata al talento di un grande attore come Gaetano Aronica capace di calarsi a tutto tondo nei panni di protagonisti della storia di ogni tempo.

Non solo.

Qui il presocratico Empedocle è assunto anche quale simbolo dell’incontro fra culture e fra lettura spirituale e filosofica della vita. Non dunque per le sue idee circa la cosmogonia, ma per lo stile di accoglienza dei poveri, la critica del potere oligarchico e tirannico, le scelte ascetiche, ed altro ancora.

Tutti elementi che avrebbero reso bersaglio di ostracismi – tali da costringerlo all’esilio in Peloponneso – lo straordinario pensatore che Agrigento Capitale della Cultura 2025 non potrà dimenticare.