di Girolama Polifroni

Sette alunni del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “G. Mazzini” di Locri, accompagnati dalla prof.ssa Federica Malara e dal collaboratore esterno Bruno Panuzzo, saranno ospiti questa sera della iPuntata speciale di “Porta a Porta” dedicata alle vittime di mafia che prevede numerose testimonianze in studio e in collegamento.  Il programma di Bruno Vespa che prenderà in esame il triste fenomeno della delinquenza darà anche voce a studenti di scuole “di frontiera” che vivono quotidianamente il problema, ma che non si arrendono, anzi, si attivano per denunciarlo e debellarlo.

Il “Mazzini” è stato selezionato perché ha una lunga e consolidata tradizione nel campo dell’educazione alla legalità. All’indomani dell’omicidio Fortugno è stata scelta, infatti, come scuola polo per la commemorazione del triste evento ed ogni anno il 16 ottobre è stata rinnovata la memoria del vicepresidente del Consiglio regionale alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

Il progetto “Il Cammino della legalità” ha creato all’interno della scuola un percorso di eventi e attività in cui i giovani sono stati protagonisti di un cammino di studio e approfondimento sul  tema della legalità  che li portati ad una maggiore consapevolezza della coscienza individuale e collettiva.

Infine l’opera “Abbasso la ndra” presentata  al Salone del libro di Torino –  realizzata in modalità   “Book   Box”,   con   il   supporto   letterario   e     multimediale  facenti parte della   medesima pubblicazione –  ha cercato    di presentare   la   Locride in maniera positiva.     Attraverso   il   lavoro   realizzato   dai ragazzi  quest’ultima viene raccontata e fatta conoscere per le sue peculiarità più belle: la laboriosità e le valevoli attività progettate ed   attuate   da tanta gente onesta”

Lo stesso messaggio è stato veicolato anche attraverso l’innovativa idea del “Paper Wall 2023”, un enorme foglio bianco, collocato su una  parete esterna dell’Istituto mediante il quale viene offerta a studenti, docenti e persone comuni di ogni età di sottoscrivere idealmente un “documento” che ha come finalità quella di dichiarare l’avversione alla ndrangheta, alla criminalità organizzata ed alla violenza in genere. Un atto di civiltà e cultura di cui i giovani si sono fatti validi e preziosi portavoce. Un segno tangibile di come il territorio si adopera per realizzare quel cambiamento da tutti auspicato. Un cambiamento che potrebbe aprire le porte alla speranza al progresso e allo sviluppo.

 Copie dell’opera sono state consegnate: a Papa Francesco (che ha ringraziato tramite lettera ufficiale), al Presidente della Repubblica (che ha ringraziato telefonicamente), al Presidente del Senato( che ha ringraziato tramite lettera ufficiale), al Vescovo della Diocesi mons. Oliva, a Giovanni Impastato e alle forze

Questa sera i giovani studenti saranno testimoni di legalità a “Porta a Porta”; prima di partire hanno affermato ”Vogliamo sperare che questo evento rappresenti il primo passo per un futuro cambiamento in positivo della nostra terra: che la ‘ndrangheta  venga sconfitta con la cultura e la corruzione con il benessere sociale e si possa, finalmente, lavorare tutti insieme per una vera promozione umana di tutti i calabresi”.