𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐮𝐢𝐚̀

Ancora un successo per Antonio Tallura, l’attore originario di Locri, in scena con Testimone d’accusa al teatro Manzoni di Milano fino al 29 ottobre. L’attore sempre in scena nei panni dell’avvocato Mayhew, si dimostra in diverse scene uno sparring partner di livello. Il pubblico apprezza le capacità interpretative e applaude convinto della bontà scenica di Tallura.

Raggiunto telefonicamente in teatro al termine di una rappresentazione, non nasconde la soddisfazione e la gioia del successo, che lo consacra uno tra i più bravi interpreti teatrali del momento.

“Sono molto felice – ci dice Tallura – di essere in scena con questo spettacolo Testimone D’accusa. Con il personaggio dell’avvocato Mayhew, di uno studio importante Londinese. Insieme a colleghi di nome e prestigio come Vanessa Gravina e Giulio Corso, Paolo Triestino ed un cast di attori straordinari. Milano ci sta confermando il successo riscosso a Roma al teatro Quirino e in tanti prestigiosi teatri italiani.

Il mio ruolo mi piace e mi appassiona sempre di più, sempre in scena, insieme al principe del coro sir Wilfred Robaarts. Dopo Miano ci sarà la Svizzera e poi ancora Aquila, Prato, Bologna, Gorizia e altre città fino a metà dicembre. Sono molto contento – dichiara Tallura salutandoci e salutando la Calabria – del riscontro personale che sto ricevendo dal pubblico”.

Testimone d’accusa, non concede tregua alla tensione, pur senza rinunciare a tratti di comicità. Tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie, Testimone d’accusa è uno spettacolo considerato, da molti critici, come il più bel dramma di genere giudiziario mai scritto e la messinscena diretta da Geppi Gleijeses mantiene senz’altro fede a tale fama. L’adattamento, mantiene uno svolgimento sempre molto chiaro nonostante una trama articolata e anche tutti i meccanismi giudiziari sono ben conservati e capaci di restituire un realismo ancora attuale e di interessare anche gli spettatori del settore.

È la storia di una donna tradita dal marito più giovane che, a seguito dell’assassinio della signora French, viene accusato di omicidio. L’unica che può scagionarlo è proprio la moglie, ma è qui che iniziano i colpi di scena e la posizione di Leonard Vole diventa sempre più drammatica, mentre gli avvocati di accusa e difesa si affrontano come fossero su un ring. In Testimone d’accusa gli avvocati strumentalizzano le cause per la propria gloria personale, come sfida intellettuale a sé stessi e per prevalere nella rivalità tra colleghi. E alla fine non sarà il tribunale a fare giustizia.