E’ annoverata tra le mete estive da sogno con i suoi 55 Km di litorale, caratterizzati da sabbia dorata e sottile, alternati a scogli bagnati da un mare cristallino, che evoca scenari onorici e paradisiaci. Parliamo della Costa degli Dei: lungo questa parte del Tirreno si incontrano non solo tramonti, ma anche piccoli borghi ricchi di storia, tradizioni e sapori di altri tempi. Scenari che saranno al centro dell’appuntamento Rai “Linea Verde Estate”, il programma condotto da Angela Rafanelli e Peppone Calabrese, 𝐢𝐧 𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟐,𝟐𝟎 𝐬𝐮 𝐑𝐚𝐢 𝟏, che ritorna in Calabria dopo la puntata del 26 giugno dedicata a Crotone e alla Sila Piccola alla ricerca di sapori, di scenari naturalistici, tra mare e collina e di testimonianze storiche.

Ma torniamo alla Costa degli Dei. Quali itinerari percorreranno i due conduttori?

Dal comunicato dell’Ufficio Stampa Rai si apprende che il viaggio meraviglioso si snoderà tra Tropea e San Floro.

“Il rientro delle piccole barche da pesca, lo sbarco del pesce, la manutenzione delle reti: a Tropea, nella Marina del Vescovado, suggestivi scorci del piccolo borgo dei pescatori, luogo di sogni e memorie. Una fortezza sull’acqua: a Briatico, piccolo borgo marinaresco del Vibonese, il fascino della Rocchetta, torre di avvistamento edificata nel decimo secolo, e del murenario di Sant’Irene, antica peschiera romana, sapientemente lavorata dall’uomo e trasformata in un grande vivaio per l’allevamento dei pesci. Meraviglie della natura: a Tropea, in parasail, sport ricreativo che combina l’adrenalina del paracadutismo con un’escursione in barca, alla scoperta delle bellezze della costa e dei più grandi vulcani del Mediterraneo.

L’amata Calabria dell’autore de “Il male oscuro”: a Capo Vaticano, per rivivere i luoghi cari a Giuseppe Berto, con la figlia Antonia, nella casa costruita sul promontorio da cui poteva vedere il mare e, in lontananza, lo Stromboli fumante, scrisse il suo celeberrimo capolavoro della letteratura italiana. Infine a San Floro, dove un gruppo di ragazzi calabresi ha avuto l’ambizioso progetto di tornare e restare definitivamente in Calabria, per dedicarsi all’antica filiera della gelsibachicoltura. E la storia a lieto fine di Stefano, che nel 2016, riesce a recuperare ed avviare il primo “Mulinum” dei contadini nella provincia di Catanzaro”.

E allora ri-viviamo insieme il racconto di questo scorcio di Calabria, una regione meravigliosa che merita di salire sul podio delle eccellenze non solo legate all’indiscusso paesaggio che Madre Natura le/ci ha regalato. Pensiamo alla Calabria del futuro come luogo in cui vivere, ritornare, restare e che ciò non diventi sacrificio per la negligenza di chi questa Terra non vuole che progredisca.

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