di Girolama Polifroni

Il nuovo Consiglio Pastorale della Diocesi di Locri-Gerace eletto recentemente, sotto l’autoritΓ  del Vescovo Monsignor Francesco Oliva, si Γ¨ riunito nei locali del Centro Pastorale di Locri per valutare e proporre conclusioni operative su quanto riguarda le attivitΓ  pastorali della Diocesi. Il nuovo Consiglio Pastorale opererΓ  per il quinquennio 2023-2028.

È formato da sacerdoti, membri di Istituti di Vita Consacrata, e soprattutto Laici scelti in modo che attraverso di loro sia veramente rappresentata tutta la porzione di popolo di Dio che costituisce la Diocesi, tenendo presenti le diverse zone della diocesi stessa, le condizioni sociali, le professioni e inoltre il ruolo che essi hanno nell’apostolato, sia come singoli, sia in quanto associati. Tutti hanno ricevuto ufficialmente la nomina dalle mani del Vescovo Mons. Francesco Oliva il quale dopo un caloroso saluto a tutti i presenti ha subito introdotto il tema centrale dell’incontro: l’istituzione delle ComunitΓ  di parrocchie.

Don Massimo Nesci, parroco della parrocchia San Nicola di Bari di Marina di Gioiosa Jonica e delegato Vescovile per la Pastorale e l’accompagnamento delle comunitΓ  di Parrocchie ha illustrato la realtΓ  diocesana di nuova istituzione.

β€œLe comunitΓ  di parrocchie – ha affermato il delegato vescovile – fortemente voluta dal Vescovo al fine di superare i limiti di un’azione pastorale parrocchiale, troppo autoreferenziale,
la configurazione delle ComunitΓ  Parrocchiali rappresenta, infatti, una risposta ai cambiamenti territoriali e alle indicazioni dei vescovi italiani e mira a promuovere una visione piΓΉ ampia e collaborativa tra le parrocchie che compongono la Diocesi. Le ComunitΓ  parrocchiali – ha continuato don Massimo Nesci – pertanto, salvaguardando la figura giuridica della parrocchia, costituiscono una rete di collaborazione atta a rispondere a fattori sociologici, come la diminuzione dei sacerdoti e lo spopolamento della campagna, fenomeni che richiedono un’attenzione sempre piΓΉ profonda alle persone nei contesti di vita dove si trovano.

Le ComunitΓ  parrocchiali sono dunque una forma di riorganizzazione pastorale per una missione piΓΉ efficace della Chiesa nel territorio diocesano, pertanto necessitano di un cambiamento della mentalitΓ  pastorale e della collaborazione di tutti per poter funzionare adeguatamente.
AttivitΓ  pastorali specifiche come liturgia, catechesi, caritΓ , pastorale familiare, giovanile, sociale e della salute saranno pertanto gestiti da organismi di comunione come la comunitΓ  sacerdotale, il sacerdote moderatore, il consiglio pastorale delle ComunitΓ  Pastorali – ha concluso – e le vicarie, per realizzare le quali sarΓ  indispensabile realizzare un percorso di formazione e sensibilizzazione che dimostri i vantaggi di questo nuovo modello inclusivo di parrocchia basato su relazionalitΓ  e corresponsabilità”.

β€œIl progetto delle ComunitΓ  di parrocchie, ha affermato don Giuseppe De Pace Direttore della Scuola di formazione teologico – pastorale della diocesi, ben si sposa con il cammino sinodale portato avanti in diocesi – entrato nella seconda fase – che in futuro si baserΓ  sulla collaborazione e l’aiuto reciproco. Il camminare insieme” non sarΓ  piΓΉ un fatto sporadico, ma ben strutturato e organizzato. Lo stesso andrΓ  nella direzione della formazione sia attraverso la scuola sempre piΓΉ aperta, le cui lezioni sono pubblicate sul canale youtobe e quindi fruibili da tutti e sia attraverso la formazione degli adulti (centri familiari di ascolto della Parola di Dio, laboratori sinodali)”.

Β Dai numerosi interventi Γ¨ emerso che l’istituzione delle ComunitΓ  di Parrocchie, molto attesa dopo il periodo di sperimentazione, Γ¨ stata apprezzata in quanto rappresenta l’apertura verso una nuova pastorale che tutti si augurano, perchΓ© ciΓ² servirebbe a dare risposte alle attese di Β parrocchie, associazioni e di tanti fedeli sia laici che religiosi.

 

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