di Pasquale MuiΓ 

Giuseppe Fimognari, Peppino per gli amici, non c’è piΓΉ. Questa mattina, alle prime luci dell’alba Γ¨ morto all’etΓ  di 92, anni dopo aver trascorso gli ultimi anni nella casa di Locri. Uomo distinto e medico scrupoloso ha dedicato la propria vita alla politica, militando nel partito della Democrazia Cristiana, eletto senatore nella ottava e nona legislatura nella circoscrizione Calabria. E’ rimasto in carica a Palazzo Madama dal 1979 al 1987. Nela sua carriera politica Γ¨ stato anche presidente del Comitato Pareri della Commissione Igiene e SanitΓ  del Senato nella IX Legislatura, nonchΓ© membro supplente dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (1986-1987).

Ma i piΓΉ lo ricorderanno come storico sindaco di Gerace. Alla guida della cittadina Γ¨ stato per ben 19 anni, dal 1966 al 1983 e dal 1991 al 1993. E’stato fondatore e leader della lista β€œCastello”, compagine politica che ha amministrato la sua cittΓ  natale Gerace per 27 anni tra il 1966 e il 1993. In ambito professionale lavorativo Γ¨ stato medico chirurgo e primario ospedaliero presso il reparto di Patologia Clinica dell’Ospedale di Locri, e direttore sanitario dell’Azienda sanitaria locale 9 di Locri tra il 1995 e il 1996. Dopo il pensionamento era stato insignito del titolo di primario emerito Patologo clinico dell’Ospedale di Locri. Fu uno dei fondatori del Club Lions di Locri e presidente dello stesso. Fu il primo firmatario per far tornare il giorno dell’Epifania il sei gennaio come giornata di festivitΓ  nazionale. Assieme a Sisinio Zito, presentΓ² un emendamento al piano per le strade di grande comunicazione dell’allora governo di centrosinistra, inserendo la realizzazione della Roccella-Locri, variante della vecchia 106.

β€œLa sua scomparsa rappresenta una grave perdita per tutta la comunitΓ , lasciando un profondo vuoto nel cuore di coloro che hanno avuto l’onore e il privilegio di conoscerlo – si legge in una nota del Comune di Locri – si Γ¨ sempre distinto per le proprie qualitΓ  professionali, bontΓ  d’animo, disponibilitΓ  e fervida appartenenza alla sua cittΓ  natale e pari grado alla sua amata Locri, lasciando un’impronta indelebile nella memoria storica delle due cittΓ Β».

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