Mattinata intensa quella di oggi al “Mazzini” di Locri grazie alla presenza della grande “famiglia” dei poeti dialettali calabresi che hanno incantato una platea di giovani studenti declamando versi da loro stessi composti.

L’Unione dei Poeti Dialettali Calabresi da anni lavora per promuovere la salvaguardia e la tutela della lingua dialettale nella certezza che le “peculiarità” di ciascuna “parlata”, sia una ricchezza da custodire perché frutto di vissuto e di cultura sedimentata nel tempo, perciò patrimonio  immateriale indispensabile all’umanità.
L’evento culturale, sapientemente condotto dal prof. Ugo Mollica, ha offerto a tutti i presenti la possibilità di fare un tuffo nel passato e rivivere le emozioni d’un tempo, attimi fatti di piccole cose ma ricchi di valori umani che oggi, purtroppo, stanno pian piano scomparendo.

Dopo i saluti del Dirigente scolastico Francesco Sacco il quale che si è detto particolarmente felice ed entusiasta dell’evento ed ha invitato gli studenti a fare tesoro degli insegnamenti dei poeti, i dieci autori presenti non hanno solo declamato i loro versi in vernacolo- toccando tematiche attualissime come la violenza di genere o la migrazione dei popoli – ma hanno presentato ai giovani usi, costumi e oggetti della civiltà contadina patrimonio intangibile del nostro territorio.

 Dal “Mazzini” “Una scuola pubblica d’impronta popolare che- come si legge nella dedica dell’Antologia di poesie “Vuci senza tempu” che che è stata offerta come dono per la biblioteca scolastica– ha avuto il merito della formazione dei giovani della Locride che uscivano dalle ristrettezze economiche della guerra. Scuola di vita, di emancipazione, di cultura che ha formato la classe dirigente delle nostre cittadine del secondo novecento. Grande beneficio di progresso e di civiltà” oggi è partito chiaro il messaggio che le lingue locali sono un patrimonio culturale plasmato nei secoli da tutti i popoli della nostra penisola e come tale va conservato e tutelato. Il dialetto rappresenta, infatti, una piacevole realtà che, attraverso l’opera di pregevoli cantori, trasmette un immenso patrimonio di cultura e di civiltà  e di  valori di cui il mondo odierno  ha più che mai bisogno di conoscere e apprezzare.