Dopo un’estate ricca di eventi culturali, a Locri parte la stagione invernale “Locri a teatro. Arte, musica e teatro” con la collaborazione di Aps Traiectoriae, Accademia Senocrito e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri. Nell’auditorium del Palazzo della Cultura, in scena quattro appuntamenti nei giorni 28 ottobre, 31 ottobre, 4 e 12 novembre.  Il primo appuntamento ha visto la messa in scena dell’intermezzo la “Furba e lo Sciocco” di Domenico Sarro,per la regia diMatteo Peirone, protagonisti: Linda Campanella e lo stesso Matteo Peirone; Direttore d’orchestra: Massimiliano Piccioli e realizzata in coproduzione con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona – Teatro di Tradizione dell’intermezzo.   La “Furba e lo Sciocco”, della Scuola musicale napoletana, appartiene all’ opera che viene denominata “opera buffa” e veniva utilizzata come intermezzo nell’ opera Artemisia e con lo scopo di alleggerire l’opera seria. La prima rappresentazione dell’Opera si svolse nel gennaio del 1731 a Napoli al Teatro San Bartolomeo, dame imparruccate, danzatrici, una piccola orchestra sul palcoscenico e il compositore Domenico Sarro, divenuto Sarri per i partenopei, in carne e ossa che guida gli spettatori in un viaggio nel passato, facendogli rivivere la prima dell’opera lirica. La scena si illumina, gli orchestrali entrano dalla platea posizionandosi sul palco, mentre in lontananza si sentono i protagonisti che scaldano le loro voci. La Furba Madama Sofia, (interpretata da Linda Campanella), cerca un marito nobile e ricco che migliori la sua vita non agiata e trova il Conte Barlacco (interpretato da Matteo Peirone), lo Sciocco, uomo debole e presuntuoso che non resiste alle sue doti seduttive. Non sono scelti a caso i nomi dei protagonisti, infatti, Sofia in greco è la sapienza e Barlacco è stupido e tronfio. Testo poetico non molto originale ma sapientemente musicato da Sarro che lo rende sublime come l’aria di Barlacco “Mi rimbomba dentro il core”, le parole sono trasposte in musica, il batticuore di lui e le prese di distanza di lei. Dopo un imprevisto tecnico la coppia Peirone – Campanella, con la loro interpretazione briosa e la loro presenza scenica hanno conquistato la platea. La platea ha riso e sorriso e sognato grazie al teatro che finge la realtà e realizza la finzione.