La malattia dellβarte non Γ¨ la follia, ma Γ¨ unβautodistruzione che insegna ad amareβ¦ Γ¨ una forza che spezza la luna e resiste al vento.
Lβeremitaggio nella natura dellβanimo umano porta gli artisti a risolvere i perchΓ© senza sapere i come, per una conoscenza che significa esistere, una saggezza senzβocchi che rende inutili le stelle e fa dei sogni eventi per cui essere smemorati.
Questa Γ¨ lβarte che ognuno puΓ² leggere allβombra delle opere di Mariella Costaβ¦ una Donna che dopo aver visto il mondo riesce a cambiarlo e ricrearlo, incidendovi righe sinuose come la bellezza e rettilinee come un destino ancora da scrivere.
Mariella Costa appiattisce le figure per concedere loro la sua essenza, deformandone le sagome come mutazioni spontanee simili ad espressioni di uno stesso volto, evocando le miriadi di visi differenti contenuti in uno ma che ne mantengono inalterato lo spirito.
Il fuoco della passione brilla a Camini, dove Γ¨ allestita la mostra di Mariella Costa, in cui i visitatori possono allietarsi anche dei lavori di Chiara Mosciatti, come colti dallβestasi della comprensione in cui fare proprie quelle immagini che uscendo dalle cornici, percorrono pareti fino a raggiungere la prossima, e in mezzo altre che dalla pittura si spingono nel mondo tridimensionale come a voler toccare la realtΓ , entrarvi e rendersi concetto.
Una raccolta di opere dalle forme umili che strabordano concetto, dove laico e religioso si riconoscono nello stesso significato, quello di un volto Mariano che osserva la natura e si abbandona in essa⦠trasudando quella ierofania avvolgente a cui si aggrappa il voler credere.
Un amore impossibile si spiega descritto, un legame stretto come tra vela e il vento che solleva un briciolo di divino e travolge chi osserva, rubando la mente e sciogliendola nellβanimaβ¦ che si rende forte quanto il granello di arte che ha appena divorato.
Al centro di tutto la Donna, agnello e lupo che mostra lβeccesso per celare se stessa al giudizio, armata di una bellezza coprente che ipnotizza coi colori ma che dimostra nel suo pallido candore il sacrificio di essere.
Pietra, vetro, ceramica e vernici sono semplici mezzi nelle mani che lβarte ha donato a Mariella Costa, che forti come il mare della sua terra imprimono storie statiche come passaggi obbligati per chiunqueβ¦ che sebbene ramificati nelle abitudini quotidiane, portano con sΓ© la fiamma che avvampa, iniziando alla catarsi.
Mariella Costa Γ¨ una moderna Elena che tra le mani regge una scintilla di emozioni che non porta guerra se non dentro chi osserva, al centro di una galleria, attorniata dalle sue Dee che preservano il Sacro legame che vede una Dea in ogni Donna.
Ognuna raffigurata a sbalzo, quasi a favorirne un messaggio palpabile, inciso tra le pieghe dei volti e incorniciato da abiti lucenti, in ognuna di loro cβΓ¨ solo un momento, fermoβ¦ un attimo in cui cadere sopiti e celebrare la rassomiglianza tra Dee e mortali, in cui rivivere ricordi e ricordarsi di essere sempliciβ¦ e nel tutto, e in quellβattimo, si risolve la vita in un pensiero che resta inespresso alle parole e profondamente legato ad ogni lotta che Γ¨ pretesa dallβesistere. Le opere di Mariella Costa saranno visionabili presso la galleria Duci di Camini fino al 15 Giugno.
Maria Grazia CarnΓ Γ¨ nata a Catanzaro e vive a Camini, un piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria, dopo gli studi superiori presso lβIstituto Maria Ausiliatrice di Soverato perfeziona la sua istruzione presso la facoltΓ di Farmacia di Pisa.
Lavora nel settore per cui ha studiato fin da subito, alternando i suoi impegni con volontariato e alcune passioni irrinunciabili.
Scrive per la testata online Incipit Sistema Comunicazione con il ruolo di capo redattrice senza mai specializzarsi su un tema preciso, ma cercando temi di interesse sociale e culturale. Nel 2023 pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Blu ionico”, con il quale si aggiudica il Premio Internazionale Panorama Golden Book Award 2024.