di Pasquale Muià

Una delle figure più nobili della cultura magno greca Persefone, sabato alle ore 10.30 presso la Biblioteca “Gaudio Incorpora“ di Locri, sarà la figura predominante, attorno alla quale è stato organizzato l’incontro promosso dall’Archeoclub d’Italia sede di Locri con presidente Nicola Monteleone. L’evento ha avuto la collaborazione del Comune di Locri, della Fondazione Internazionale “Le Città Murate” ed il Lions Club di Gerace.

Argomento centrale della mattinata culturale sarà: “La storia della Persefone”, tematica complessa e molto dibattuta ai tavoli socio – culturali della Locride e non solo da molto tempo.

Divinità degli antichi Greci strettamente connessa con Demetra, della quale è figlia è protettrice dell’agricoltura. Verso la divinità si rivolgeva un culto specialmente nelle regioni tipicamente agricole della Grecia e anche in Occidente, in Magna Grecia e Sicilia.

Il luogo di origine in Italia del culto della dea, passato, 5° sec. a.C., in Apulia, e circa due secoli dopo in Roma, dove Persefone fu identificata con l’indigena Libera.

L’arte scultore antica ha raffigurato soprattutto la scena del ratto di Persefone sul carro di Plutone, raffigurato in una delle pinakes fittili di Locri e in sculture votive magnogreche, urne etrusche, pitture e sarcofagi romani, e Persefone è accanto allo sposo come regina dell’Ade, sempre in una pinakes di Locri, o in vasi attici e italioti, terrecotte, rilievi votivi).

Una delle opere che ritrae la Persefone, nella sua maestosità e regalità, divenne negli anni passati un caso.

La statua, come sottolineato dal Casagrandi, venne inventariata come ‘Persefone in trono da Locri’, e oggi trova dimora definitiva presso il Museo Reale di Berlino ed all’Italia, alla Magna Grecia, non resta nulla se non le polemiche.

Dopo i saluti istituzionali, interverranno: Pino Macrì storico e docente, gli avvocati del foro locrese Carlo Tropiano e Anna Careri, concluderanno gli interventi il dottor Emilio Minasi e l’archeologa Margherita Corrado.

“Mi piace ribadire che, la finalità dei nostri incontri – ci dice il Presidente dell’Archeo Club di Locri Nicola Monteleone – è sempre mirata a compiere opere di valorizzazione, tutela e conoscenza, attraverso una sinergia e una comunione d’intenti fra istituzioni e associazioni”.