di Girolama Polifroni

Davanti ad una platea di giovani studenti emozionati ed attenti Γ¨ stato presentato, alla presenza dell’autrice, il libro β€œDamasco Γ¨ dove sono” la storia vera di una giovane donna costretta a fugire, insieme alla sua famiglia, dalla sua terra, la Siria, a causa della guerra.

L’autrice di questo libro commovente si chiama Douata, una straordinaria donna cresciuta tra le strade vibranti di Damasco che a conosciuto tutta la cultura e la bellezza della sua terra natale. Tuttavia, il destino ha voluto che il suo viaggio fosse segnato dal dolore e dalla sofferenza causati dalla guerra che sconvolge la Siria da marzo del 2011 e che ancora oggi richiede una soluzione urgente e duratura.

“Damasco Γ¨ dove sono” non Γ¨ solo un racconto di fuga e sopravvivenza, ma una testimonianza cruda e sincera della resilienza umana. L’autrice ci conduce attraverso i vicoli di Damasco, ci fa respirare l’aria della sua terra natale e ci fa sentire il calore della sua famiglia. Ma, allo stesso tempo, ci svela anche gli orrori della guerra, le perdite insopportabili e le sfide impossibili che ha dovuto affrontare.

Fuggendo insieme alla sua famiglia, Douaa ha trovato rifugio a Camini, un piccolo borgo pittoresco dell’entroterra calabrese. Qui, tra le colline verdi e gli ulivi secolari, ha iniziato il difficile percorso di ricostruzione della sua vita, portando sempre con sΓ© i ricordi che la legano alla sua amata Siria. Β Camini, diviene per lei la nuova casa, la nuova Damasco, perchΓ© casa Γ¨ dove trovi serenitΓ , accoglienza, sicurezza e affetto.

Attraverso le pagine di “Damasco Γ¨ dove sono”, pertanto, l’autrice offre molto piΓΉ di una semplice storia di sopravvivenza, mostra la forza dell’amore familiare, la potenza della speranza e la bellezza della resilienza. Ci invita a guardare oltre le barriere culturali e linguistiche e a trovare la nostra comune umanitΓ  in mezzo alle tragedie del mondo.

Attraverso la viva voce dell’autrice e le toccanti testimonianze di :Β  Alhasan Aya,Β  Matloob Anisa,Β  Rashidi Arezo, Haj FatimaΒ  (alunne del β€œMazzini” provenienti dall’ Afghanistan, dal Pakistan, dalla Siria) gli studenti del hanno avuto modo di conoscere le storie di popoli in cammino, di guerre, di parenti e amici lontani, di lingue e usi sconosciuti e di riflettere insieme sul valore sull’accoglienza e dell’intercultura e di capire – come ha ripetuto diverse volte l’autrice- quanto sia importante un sorriso per un rifugiato.

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