di Redazione
Non una memoria che passa solo per il giorno 21 del mese di marzo, ma un presidio costante che vogliamo portare avanti scrivendo regole, per quel che ci compete, e cercando una collaborazione con chi come noi lotta, in ogni modo, in ogni momento e con ogni atto contro questo strapotere che ancora esiste e che diventa sempre più invasivo” è con queste parole che il Presidente del Consiglio Comunale Fausto Cordiano presenta e apre il dibattito nella giornata del 21 Marzo 2024 a Cinquefrondi.
Un’impronta decisa quella che l’Amministrazione Comunale ha voluto tracciare, senza lasciare niente al caso con chiarezza e trasparenza quali sottotesto delle forti convinzioni portate avanti.
Gli interventi hanno sottolineato quanto è importante scegliere la strada giusta per una società civile senza mafie.
“Un unico obiettivo -ha affermato Giovanni Laruffa, rappresentante dell’Associazione Piana Libera di Polistena – è quello di promuovere uno stile di vita che dica no a tutte le mafie”.
Il dibattito è proseguito con il racconto di una emozionante testimonianza della propria esperienza personale di vittima della mafia.
“Le forze dell’ordine sono vicine a tutti i cittadini – ha dichiarato il Comandante Claudio Tommasini, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Cinquefrondi – che intendono vivere liberamente senza alcun condizionamento”.
Due persone che, da postazione diverse hanno scelto di seguire la strada giusta che di certo non è quella più forte. Molto incisive le conclusioni del Sindaco Michele Conia che ricorda come
“Le vittime di mafia sono madri, padri, figli… Semplicemente persone – ha dichiarato a conclusione del dibattito Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi – a cui è stata negata la possibilità di scelta. La mafia è quella che vorrebbe decidere delle nostre vite ma, non bisogna aver paura. Il 21 Marzo a Cinquefrondi si è percorsa la strada del coraggio e della memoria. Il dibattito libero, l’esposizione di manifesti antimafia lungo la via principale, la presenza – ha concluso Conia – di tantissimi cittadini e le parole ascoltate sono un segnale forte ed inequivocabile e Cinquefrondi ha scelto la strada dei diritti, della libertà e dell’uguaglianza”.
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