di Pasquale Muià

Dalle parole ai fatti. Torna all’ordine del giorno la situazione ambientale a Siderno, con particolare riferimento all’insopportabile “puzza” che in alcuni giorni, e a periodi alterni, si osserva nel contesto del lato sud di Siderno, e lato nord di Locri.

Dopo gli ultimi eventi di “puzza” accaduti dall’imbrunire in poi, il Movimento Ambientalista “Sidernohagiàdato” ha presentato presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Locri a firma del Segretario Angelo Francesco Macri un esposto nel quale dopo un’introduzione cronologica dei fatti denunciano quanto “… la situazione non è per nulla migliorata . . .” e “. . . nel 2024 la situazione è semplicemente peggiorata”.

Nell’esposto consegnato questa mattina dal vicepresidente di “Sidernohagiàdato” Franco Martino e dal segretario nelle mani del giudice si chiede la delega al NIPAAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) affinché svolga un’indagine e stabilisca lo stato dell’arte di una realtà che non fa bene innanzitutto alla salute dei cittadini e non fa bene all’immagine nuova che, con tanta fatica, si sta tentando di dare a tutto il Comprensorio della Locride.

“Il Movimento Ambientalista – c’è scritto nell’esposto – pone innanzitutto una domanda elementare: i cittadini di Siderno, lato sud, e di Locri, lato nord, hanno il diritto ad una vita dignitosa?

Questa non è una storia che dura da vent’anni, questa è una vergogna che dura da vent’anni!

Pertanto – conclude il documento – si chiede che venga conferita delega d’indagine al NIPAAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) per accertare se sussistono le condizioni che consentano di continuare l’attività di trattamento dei rifiuti, si chiede che vengano sentiti i residenti indicati nell’esposto e si valuti la possibilità del trasferimento dell’impianto”.