di Redazione

La realtà economica continua a seminare sempre più vittime. Sono sempre di più le famiglie che non riescono ad essere autosufficienti e spesso viene a mancare anche il cibo necessario per potersi alimentare quotidianamente. Condizioni che colpiscono chi non ha un lavoro, o chi vive realtà famigliari che sfociano nella indecenza. Per contrastare e venire in aiuto a queste persone nell’ambito delle attività a tutela delle fasce più deboli della comunità, l’ A.n.a.s. (Associazione Nazionale di Azione Sociale) di Locri avvia un’iniziativa di sostegno alimentare rivolta a tutti coloro che stanno vivendo un momento di difficoltà.  Un tassello in più che va ad aggiungersi alla catena di solidarietà sociale a favore di quanti si trovano in difficoltà economiche, garantendo l’accesso continuo al cibo, rigorosamente sano e salutare, attraverso la distribuzione gratuita di derrate alimentari da parte di volontari. Per poter ricevere l’aiuto basta contattare il numero di telefono 3886185790 e parlare con Marco.

Lo scopo dell’Associazione è unicamente creare una rete solidale attraverso la realizzazione di progetti che consentano di costruire un futuro più equo per tutti, nel quale ognuno si senta protagonista della propria vita.

“Il sostegno alimentare – dichiara Marco Cutrona – è un’iniziativa indispensabile per rispondere all’impennata di richieste di aiuto.  C’è la necessità di tutelare la dignità dei cittadini in difficoltà, attraverso gesti semplici e azioni concrete di volontariato.   Quelli di A.n.a.s. saranno concreti presidi di contrasto alla povertà alimentare e all’esclusione sociale. L’obiettivo non è semplicemente andare a riempire una dispensa vuota, ma è invece garantire il diritto a un cibo sano e adeguato e salvaguardare la libertà di scelta e la dignità delle persone che aiutiamo.   Sono numerose le richieste di aiuto che arrivano da parte di famiglie con bambini e anziani, per un problema conclude Cutrona – che forse viene sottovalutato.  Ci auguriamo di riuscire ad aiutare più persone possibili”.