di Pasquale MuiΓ 

La Regione Calabria adegua il piano per la gestione dei rifiuti sino al 2030 con un intervento che sulla carta dovrebbe portare lo smaltimento della raccolta differenziata al75% nel 2025, dell’80% al 2027, proiettando al 2030 il mantenimento dell’80%.

β€œMigliorare le performance nella gestione dei rifiuti, la qualitΓ  e la quantitΓ  della raccolta differenziata, incentivando l’adozione di sistemi puntuali per la tariffazione del servizio secondo il principio β€œpaghi per quanto produci”; gestire in modo sostenibile – c’è scritto nella relazione della Regione – la frazione umida del rifiuto urbano privilegiando l’auto-compostaggio e il compostaggio di comunitΓ ; realizzare una rete impiantistica a servizio dei flussi della raccolta differenziata per massimizzare il recupero di materia da inviare alle filiere del riciclaggio; e puntare forte sull’inceneritore di Gioia Tauro”.

L’aggiornamento al Piano dei Rifiuti – necessario per adeguare la nostra regione alle direttive dell’Unione europea in tema di economia circolare – si Γ¨ posta l’ambizioso obiettivo di spingere, al massimo il riciclaggio di materia di rifiuti e di ridurre drasticamente il rifiuto urbano conferito in discarica. Un atto di pianificazione condiviso e partecipato, lo definisce la relazione: il processo di Vas (valutazione ambientale strategica) consente di orientare le scelte del Piano al fine di garantirne la sostenibilitΓ  ambientale e di definire misure adeguate al monitoraggio ambientale.

L’obiettivo Γ¨ quello di definire un sistema integrato di gestione dei rifiuti per la Regione Calabria fondato sull’ordine di prioritΓ  di gestione comunitaria: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di energia, improntato ai principi di autosufficienza e prossimitΓ .

Per la raccolta differenziata – si legge ancora nella relazione – l’obiettivo Γ¨ il raggiungimento del 65% al 2023, del 75% al 2025, dell’80% al 2027, proiettando al 2030 il mantenimento dell’80% di Rd. Lo scenario previsionale della raccolta differenziata Γ¨ funzionale all’incremento dell’intercettazione delle frazioni merceologiche dei rifiuti urbani con l’obiettivo di raggiungere almeno il 60% di riciclaggio di materia dai rifiuti urbani entro il 2025, anticipando l’obiettivo fissato dalla normativa vigente per l’anno 2030.

Gli obiettivi sono quelli del recupero energetico delle frazioni non riciclabili nell’impianto di Gioia Tauro rispetto all’opzione di smaltimento, in linea con le indicazioni della gerarchia comunitaria e del Programma nazionale di Gestione dei Rifiuti. Una scelta che secondo la valutazione dell’esecutivo regionale trova fondamento nell’analisi e valutazione delle alternative (β€œzero” β€œ1” e β€œ2”) contenute nel Rapporto Ambientale di Vas che dimostra come Β«il recupero energetico sia la soluzione ambientale piΓΉ sostenibile per la gestione del RuΒ». Scelta peraltro coerente con il Programma nazionale per la Gestione dei Rifiuti che si Γ¨ espresso in maniera chiara, in direzione del raggiungimento dei nuovi obiettivi comunitari.

Per una effettiva riuscita del Piano, prioritarie sono le azioni incentivanti per dare impulso alla raccolta differenziata, ricorrendo anche a sistemi integrati di raccolta che si adattino alle diverse realtΓ  territoriali e alla diffusione della tariffazione puntuale. Β«Per garantire elevati livelli di servizi e un contemporaneo contenimento dei costi – si legge nel documento della giunta – occorre superare l’attuale frammentazione degli affidamenti, spesso in regime di proroga, in modo da conseguire economie di scala e di densitΓ  in grado di assicurare migliori livelli di servizioΒ». E la creazione di Arrical, per l’esecutivo va in questa direzione.

 

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