di Pasquale Muià

“Sembra che il silenzio attorno all’ abbandono politico e gestionale dell’Ospedale, si inizi a rompere. Ieri sera una nota del sindaco di Siderno ha interrotto la complicità fatta di selfie ed incontri caricaturali, tra primi cittadini e manager Di Furia. Ma è necessario tuttavia alzare il livello della indignazione, sino a smuovere tutti i sindaci della Locride, compresi quelli di centrodestra, per ” convocare” il Presidente della Regione a Locri proprio nel luogo dove durante la campagna elettorale è venuto a promettere più uomini e più mezzi, cioè all’ Ospedale”.

L’avvocato Pino Mammoliti Presidente del tribunale per i Diritti del Malato non ci sta. Dopo una prima denuncia subito dopo avere appreso della morte di Vishal Kumar, il giovane 24enne di origini indiane, ritorna sull’accaduto e va dritto alle motivazioni con un nuovo intervento pubblico.

“Rivolgo ai dipendenti ospedalieri iscritti ai sindacati, affinché restituiscano le tessere di adesione, perché il silenzio dei rappresentanti dei lavoratori è ancora più indegno del silenzio dei padroni (Occhiuto e Di Furia) e dei servi dei padroni (assessore e consiglieri regionali).

“…. E’ opportuno che la “cataratta” calata sugli occhi della Chiesa locale venga rimossa perché veda chiaramente cosa si agita dalle parti di contrada Verga di Locri, al punto da rendere il Clero partner necessario a fianco dei cittadini, in particolare, di quelli ammalati e senza garanzie. Dobbiamo spezzare l’equilibrio – conclude Mammoliti – comodo tra una viltà di gregge (Popolo) ed una immunità Pastorale (Don Abbondio e donne Prassede comprese). Siamo legati – purtroppo o per fortuna – indissolubilmente al medesimo destino”.