di Pasquale Muià

Un lettore della nostra Testata, originario di Bovalino ma, che vive fuori dai confini calabresi, ci ha inviato una serie di foto che denunciano l’abbandono di alcune zone del lungomare San Francesco della cittadina dello Ionio. Il lettore si lamenta del buio lungo alcuni tratti della passeggiata, con lampioni divelti e mai sostituiti. Dell’abbandono di interi manufatti dei lidi smontati e in gran parte lasciati abbandonati sul litorale. Addirittura un forno a legna per cuocere il cibo. Lo stato di abbandono del lungomare è un problema che persiste già dalla forte mareggiata del 2019 e che ha inciso su gran parte del litorale. Il problema – denuncia il cittadino bovalinese – non è quello della parte distrutta dalla forte mareggiata ma, tutto quanto dimostri inciviltà e incuria nel preservare e migliorare un’opera che dovrebbe essere punto fermo di turismo. Come l’assenza di illuminazione, pavimentazione divelta, non cura del verde, con molte aiuole distrutte e tanto altro ancora.

Chi denuncia questo stato chiama in causa il primo cittadino e l’intera Amministrazione. Già a suo tempo il sindaco, che ricopre l’incarico di primo cittadino per il secondo mandato, era intervenuto denunciando l’assenza delle istituzioni superiori.

“Nel 2019 una mareggiata ha creato una ferita profonda sul lungomare e nella comunità bovalinese. E ancora oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta da parte del Governo e della Regione Calabria nonostante la richiesta dello stato di calamità naturale inviata il giorno dopo. Alla richiesta ha risposto l’Autorità di bacino qualche mese dopo, e ha evidenziato che i danni sono stati causati da un moto ondoso e che quindi era evidente la necessità che i danni venissero riconosciuti come da calamità naturale. Attendiamo ancora”.

Per dovere di cronaca pubblichiamo le foto inviate alla Redazione del cittadino originario di Bovalino.