𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐮𝐢𝐚̀

Locri ha ricordato anche quest’anno i 12 militari caduti nell’imboscata di Nassirya, unendo al ricordo anche tutti coloro, civili e militari, che sono morti nelle varie missioni di pace. Nell’attentato del 12 novembre del 2003 un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti all’ingresso della base Maestrale, sede della MSU italiana dei Carabinieri, provocando l’esplosione del deposito munizioni e la morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili. Persero la vita 12 carabinieri, cinque soldati dell’esercito italiano, due civili italiani e nove civili iracheni. I militari italiani erano impegnati nella missione di pace denominata Antica Babilonia.

Nella piazza che porta il nome del tragico evento, passato alla storia come “l’attentato di Nassirya” l’amministrazione comunale di Locri si è ritrovata presso la Chiesa di santa Caterina dove è stata celebrata una messa in suffragio di tutti i caduti. Molta la partecipazione di cittadini e di bambini che hanno assistito alla celebrazione in chiesa e poi nella piazza. Qui alla presenza del sindaco Giuseppe Fontana, dell’assessore alla cultura Domenica Bumbaca e dell’assessore regionale al lavoro Giovanni Calabrese e alla presenza dei militari dell’arma dei carabinieri, e delle rappresentanze delle altre forze di stanza a Locri, la banda musicale ha accompagnato l’alza bandiera.

Una corona d’alloro è stata deposta in ricordo e all’arma è stata consegnata una targa a testimonianza del ricordo che la città di Locri ha dedicato alle vittime dell’attentato.