𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐮𝐢𝐚̀

Il GAL Terre Locridee continua la propria opera di conservazione e valorizzazione del territorio. Per la prima volta da ieri sono esposte nelle sale del Palazzo della Cultura di Locri 78 disegni provenienti da collezioni private di artisti nazionali e internazionali. La mostra offre la possibilità di ammirare i disegni, i bozzetti, gli schizzi di alcuni fra i più grandi maestri dell’arte antica, passando per quella antica a quella moderna che operarono tra il XVI e il XIX secolo. Un arco di tempo durante il quale le molte scuole nate hanno spaziato con le loro diverse espressioni. Creando un’arte, uno stile e trasmettendo un gusto che nel tempo non aveva avuto mai vita.

La mostra, curata dal professor Giuseppe Giglio storico e critico d’arte, inaugurata sabato 21 ottobre sarà visitabile fino al 20 gennaio 2024. Già ieri pomeriggio alla vernice era presente una moltitudine di intenditori, appassionati. Tra questi anche figure artistiche locali che si sono soffermati a osservare con molta attenzione gli originali lavori esposti di artisti come Giulio Romano, Tintoretto, il Veronese, Rembrandt, Mattia Preti, Luca Giordano e altri artisti della sua scuola, Jaques Louis David, Canova, Ingres, Hayez, De Chirico, Boccioni e tantissimi altri.

“La mostra che abbiamo approntato nelle sale del Palazzo della Cultura di Locri – ci dice il professor Giuseppe Giglio – rappresenta l’allestimento di un importante evento sul disegno. Questo perché, in questo periodo particolare si avverte la verifica profonda di tutte le manifestazioni e di tutte le tendenze che si sono prodotte nei vari momenti della storia che unita a una riflessione globale sulla produzione dei grandi artisti ha portato alla creazione di grandi opere che sono i capisaldi – conclude il curatore della mostra – dell’espressione artistica di questi maestri. Molti dei quali qui rappresentati con loro opere”.

Il GAL Terre Locridee amplia il proprio campo di interventi. In questi ultimi anni ha approfondito e curato con particolare attenzione il mondo della Cultura e oltre a quello agroalimentare, ha messo in campo energie, molte delle quali destinate alla formazione.

“L’interesse per l’arte – afferma il Presidente Francesco Macrì – è da sempre molto spiccata, tanto più che la Locride è uno dei contenitori più incredibili di storia e cultura artistica che si possono esplorare non soltanto in tutto il territorio nazionale ma, nell’intero Pianeta. La Locride rappresenta la culla della civiltà e la testimonianza lo sono gli insediamenti di epoca neolitica e la rappresentazione degli ideali di società e civiltà, come cuore della magna graecia.

Il contributo dell’Arte il Gal l’ha voluto immediatamente abbracciare e fare proprio. La mostra è il risultato di un lavoro di ricerca e di catalogazione del disegno dal 500 all’800.

Questa validissima iniziativa – conclude il Presidente del GAL Terre Locridee Francesco Macrì – ci permette ancora una volta di più di conseguire i nostri obiettivi di agenzia di sviluppo del territorio, che ci permette di sfruttare al massimo le potenzialità della storia che hanno contraddistinto questo territorio, anche con questa mostra che rimarrà visitabile sino al 20 gennaio del 2024”