𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐮𝐢𝐚̀

Da questa mattina, il documento della proposta sul dimensionamento scolastico licenziato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria nell’ultimo Consiglio Comunale di sabato 14 ottobre, è sui tavoli degli uffici della Regione Calabria. Nell’aula Repaci di Palazzo Alvaro a Reggio Calabria durante l’assise si era sviluppato un complesso dibattito durante i rappresentanti istituzionali hanno spiegato i motivi per cui la Città Metropolitana ha adottato le decisioni contenute nel documento. ll sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ha ringraziato l’intera assise, il consigliere delegato Rudi Lizzi ed il settore guidato dalla dirigente Maria Teresa Scolaro per “il lavoro, molto complesso, portato avanti su un tema che, in una certa misura, inciderà sul nostro territorio”.

Il prospetto inviato alla Regione riassume la proposta che la Regione Calabria dovrebbe prendere in esame e votare in uno dei suoi prossimi consigli. Naturalmente dopo che questo avrà compiuto l’iter di formalizzazione regionale. Il documento che prende in esame il mondo della scuola del territorio reggino, e che ha visto diverse contestazioni, propone dal l’anno 2024 un dimensionamento che vede coinvolte le scuole del territorio.

Per la Locride sono coinvolte 20 istituti di su 12 istituti. Per gli istituti comprensivi sono coinvolti:

Per quegli istituti scolastici di secondo grado sempre nella Locride sono stai coinvolti:

 Il consigliere delegato all’Istruzione, Rudi Lizzi, ha illustrato l’iter e le scelte che hanno portato all’elaborazione del Dimensionamento scolastico: «Questi ultimi – ha spiegato – sono stati mesi molto impegnativi, caratterizzati dal grande sforzo e dalla competenza dimostrati da tutto il settore, in particolare dalla dirigente Scolaro e dai funzionari Foti e Aricò. Ricordo a tutti, con vanto, che l’amministrazione metropolitana ha attuato ben quattro conferenze d’ambito con i sindaci ed i dirigenti scolastici, un’altra riunione ha coinvolto sindacati e stakeholders, ed infine un’altra ancora i Comuni interessati dal dimensionamento. Abbiamo davvero ascoltato tutti i territori e ogni persona coinvolta nel piano di razionalizzazione della rete scolastica».

«La Città Metropolitana – ha proseguito Lizzi – consta di 22 istituzioni scolastiche con meno di 600 alunni, articolate in 15 istituti comprensivi, una direzione didattica e sei istituti di secondo grado. Per formulare le decisioni di accorpamento degli istituti di primo e secondo ciclo, abbiamo seguito il criterio territoriale. Dopo aver ascoltato i sindaci, abbiamo attivato un ulteriore confronto a carattere intercomunale. Entro i termini stabiliti, quindi, sono pervenute agli uffici della Città Metropolitana 64 delibere comunali e dieci proposte di ampliamento o modifica dell’offerta formativa».

«In totale – ha continuato – sono stati previsti 11 accorpamenti per istituti comprensivi/direzione didattica e 6 di quelli secondo grado; di questi ultimi, tre hanno riguardato istituzioni dello stesso Comune e tre con aree di competenza degli istituti territorialmente contigui. In questo percorso, si è rivelato essere molto importante anche il confronto con il dirigente del settore Edilizia scolastica, Giuseppe Mezzatesta. A conti fatti, in base alle linee guida fornite dalla Regione Calabria, abbiamo dovuto accorpare o ridimensionare 17 istituti, divisi in cinque tra comprensivi e superiori nell’area Tirrenica, sei sulla fascia Jonica-Grecanica ed altri sei sulla città di Reggio Calabria».

Ecco tutti gli accorpamenti della Città Metropolitana.