𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐮𝐢𝐚̀

Nicola Zingaretti scende in Calabria e fa tappa a Siderno. L’ex segretario nazionale del Partito Democratico è stato ospite del Circolo PD nell’aula consigliare del Comune. Atteso dalle cariche regionali, presenti in sala il gruppo dirigente regionale e provinciale, sindaci ed amministratori, militanti del Partito Democratico. Intervistato dal direttore del “Il Reggino” Claudio Labate ha parlato per circa un’ora, spiegando le ragioni della crisi.

“La destra italiana cavalca i problemi della gente, ha raccolto i voti usando questo strumento ma, ora che è al governo non riesce a risolverli. Nicola Irto fa bene a organizzare incontri per la rigenerazione del partito calabrese”.

Zingaretti è contento di partecipare a questa rigenerazione e dichiara che la visita è fatta con il cuore, perché è convinto che anche da Siderno si possa costruire una speranza di Italia.

“Siderno può essere un modello per poter governare in un territorio a forte infiltrazione mafiosa. E’ una speranza italiana per come si deve amministrare e anche dal punto di vista politico un modello a cui guardare. Sono contento di essere tornato a fare il militante. E da settimane che giro e sono convinto che nessun sindaco abbia bisogno di consigli. Nessuno più di un sindaco che dopo 10 anni di commissariamento può essere un esempio per una politica più bella e più efficace. Il riferimento è al sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni, che ascolta assieme a tutti i rappresentanti del Circolo del Partito. Non nasconde la sua soddisfazione. Ad aprire l’incontro Alessandro Archinà, che ha ringraziato Zingaretti per avere scelto Siderno come tappa del suo tour.

“Sono contento che anche in Calabria le mie dimissioni ha affermato Zingaretti – forse hanno portato a un maggiore senso di responsabilità. Noi dovremo stare cinque anni all’opposizione. Tempo utile per poter intervenire e rigenerare quello che negli anni si è perso e lasciati soli i nostri sostenitori. Necessita ricostruire con un rapporto di empatia con i cittadini, che spesso trasformano questa solitudine in rabbia. Mi piacerebbe vedere più PD e meno pezzi di PD. Ricostruire il rapporto umano con la gente”.

L’analisi spazia sulla politica di Governo e Zingaretti non può fare a meno di toccare argomenti come la sanità, le tasse, il ponte sullo stretto, il problema migranti e quello dell’Europa. Uno Zingaretti a trecento sessanta gradi.

” Mai più dovremo andare al governo senza un mandato popolare. Il progetto Calderoli è un progetto sfascia Italia. La legge Calderoli non va bene perché fa saltare tutti i principi di uguaglianza. Abbiamo bisogno di mettere in sicurezza il territorio – ha affermato Zingaretti – Mi fa piacere che Salvini sia uno che ama così tanto il sud e vuole fare il ponte, ma poi lo odia sposando l’autonomia differenziata di Calderoli. Sulle infrastrutture la prima parola deve essere data ai sindaci, i piani infrastrutturali vanno decisi ascoltando le condizioni di vita delle persone. Per salvare l’italia e riconquistare la libertà dobbiamo lottare”.