di Maria Grazia CarnΓ 

Qualunque vita Γ¨ fatta di attimi ed esperienze, e quando queste finiscono nessuna vale piΓΉ dell’altra… ma esistono uomini e donne che lasciano un segno, che hanno fatto parte di attimi ed esperienze che sono diventate comuni per tutti, e nel bene o nel male, quando ci lasciano accusiamo quel senso di perdita come ci rubassero un pezzo della nostra storia.
Questa Γ¨ l’assenza dell’ex Presidente Napolitano, una notizia che svuota alcuni e riempie altri, ma per la quale nessuno puΓ² far finta di nulla.
Il web dopo la notizia si Γ¨ spaccato, di quello stesso strappo ideologico che divide le persone, e che prendendo i connotati di una semplice preferenza non dimostra piΓΉ quella scelta concettuale alla base di una tendenza politica… complimenti e insulti si pareggiano per lasciare spazio alla semplice battaglia, in cui un uomo, ormai stanco e malato, diventa accanimento per sfogare frustrazioni e per sentirsi nel giusto.
Ma alla fine oggi Γ¨ morto un Presidente, un simbolo e un politico, che aveva iniziato la sua passione politica amato da molte persone e che oggi finisce la vita amato da altrettante… e questa Γ¨ la sua grande vittoria e nessuno potrΓ  portargliela via.
Giorgio Napolitano Γ¨ stato un politico Italiano, dalla carriera talmente importante che risulterebbe noiosa per quanto lunga, insignito di tante onorificenze e medaglie che se appuntate su quel suo petto anziano lo avrebbero costretto a sedere… lui che fu il primo esponente del PCI ad essere eletto Presidente della Repubblica, di un paese che ne ha spesso criticato le scelte con quel senno del poi, che gratifica il pregiudizio di alcuni senza comprendere che le prese di posizione spesso sono necessarie.
Figlio di un paese che usciva dal dopo guerra per diventarne padre dal 2006 al 2015, e come spesso accade, oggi possiamo capire alcuni gesti che all’epoca lasciarono impietrite le opposizioni, riconoscendolo oggi come un abile stratega e ricordandolo domani come un degno rappresentante dell’italico pensiero.
Un ultimo saluto al nostro undicesimo Presidente, che in questa tomba terrena riposi il suo corpo, che in cielo riviva la sua anima e che, in noi, persista la sua memoria.

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