𝐝𝐢 𝐑𝐞𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞

Non si placa la battaglia a colpi di botta e risposta via social tra l’Amministrazione comunale di Caulonia e il direttivo del Partito Democratico cittadino. Battaglia dai banchi del consiglio comunale ma, battaglia più forte e cruda fuori. Un dibattito che si sta sempre più ampliando e inasprendo tra la maggioranza e i rappresentanti dell’opposizione PD. Questa mattina è toccato proprio al PD rispondere all’ultimo social dell’Amministrazione. “Sarebbe stato troppo chiedere scusa ai cauloniesi e – scrive Caterina Belcastro, segretaria del Circolo PD – certificare il proprio fallimento politico e amministrativo. Invece, dalle dichiarazioni rese alla stampa dal sindaco e dall’ultimo comunicato diramato dall’amministrazione comunale (quel che resta!) sembrerebbe che da quasi un anno e mezzo non siano loro ad amministrare il paese. Il sindaco e il suo cerchio magico continuano imperterriti a mistificare i fatti e a buttare fumo negli occhi dei cittadini, che ahimè vivono sulla loro pelle l’inefficienza e l’inadeguatezza di questa amministrazione.

Qualcuno – continua a scrivere Belcastro – dica al sindaco che dovrebbe almeno tentare di amministrare Caulonia anziché sottrarsi ai problemi come se non fossero i suoi. Il primo cittadino si assuma le sue responsabilità invece di cercare di screditare gli avversari per difendere la sua inconcludenza. Non guida più la minoranza ma dovrebbe dare risposte al paese che fino ad ora non sono arrivate. È alquanto strano che le numerose opere finanziate che ha ereditato e i cantieri aperti (tutti fermi!) costituiscano un problema anziché un’opportunità. Si sintonizzino su Caulonia. Purtroppo per il sindaco le passerelle che in questo anno e mezzo ha fatto e di cui si è vantato sono frutto del lavoro della precedente amministrazione, di suo non ha prodotto nulla, nessun risultato, nessuna azione amministrativa degna di nota. Infine, – conclude -ben venga che qualcuno in questo vuoto assoluto cerchi di fare “rumore”, in quanto ahi noi il silenzio assordante mal si concilia con chi avrebbe il dovere di essere la voce di una comunità. Il sindaco, che ormai è sindaco solo di sè stesso, impieghi il suo tempo a risolvere i problemi del paese e se riesce ad incollare i cocci di un vaso ormai in frantumi, di un’amministrazione sciolta al sole.