𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐮𝐢𝐚̀

Sarà una manifestazione pubblica per dire no all’isolamento di Camini. Il piccolo centro dell’entroterra ionico famoso per essere stato assieme al Comune di Riace il primo comune in Italia a praticare l’accoglienza dei migranti, non ce la fa più. Il sindaco di Camini, Giuseppe (Pino) Alfarano non si accontenta più delle promesse. La strada che conduce al suo Comune è un pericolo costante per chi è costretto a percorrerla per raggiungere le proprie abitazioni o andare al lavoro. Quella strada il tre di agosto ha ucciso un uomo di 43 anni che portava da mangiare ai suoi tre bambini e alla moglie che lo aspettavano in casa. Tornava con il suo monopattino elettrico e nella gincana a evitare le buche è crollato per terra trovando la morte.

Si era gridato ad una morte che chiede ancora giustizia. Da quella sera a Camini è come se le coscienze si fossero svegliate. “Quella strada potrà fare altre vittime” è stato il commento dei cittadini.

Adesso, dopo ripetuti appelli del sindaco Pino Alfarano, anche le istituzioni si ribellano. Il sindaco ha deciso, assieme alla sua Amministrazione, di scendere in piazza per reclamare i diritti ad una viabilità sicura. Venerdì 22 settembre alle ore 18,00, come lui stesso scrive in una lettera inviata al Sindaco F.F. della Città Metropolitana di Reggio Calabria a S.E. Mons. Francesco OLIVA Vescovo di Locri-Gerace, all’assesore Regionale Giovanni Calabrese, al Consigliere Regionale Salvatore Cirillo, al Consigliere Regionale Giacomo Crinò, al Consigliere Metropolitano Salvatore Fuda, , al Consigliere Metropolitano Domenico Mantegna, , al Consigliere Metropolitano Rudi Lizzi e a tutti i colleghi dell’intera area della Locride, i cittadini scenderanno in piazza.

“Negli scorsi giorni ho denunciato, pubblicamente, lo stato di quasi totale abbandono in cui versano le strade provinciali che portano nel mio Comune. Da anni – scrive il sindaco Alfarano – segnalo questo stato di trascuratezza. Si tratta di una situazione che si è andata aggravando nel tempo. Le arterie stradali di competenza della Città Metropolitana sono insicure, insidiose, carenti di manutenzione ordinaria e straordinaria, pericolose per la pubblica incolumità. Nelle prossime settimane, poi, con il sopraggiungere delle piogge la situazione peggiorerà e, ancora una volta, Camini rischia di rimanere isolata”.

Dopo avere ricordato quanti sacrifici e quanto lavoro è stato espletato “… per riattivare un tessuto economico e sociale che era allo stremo. Tuttavia, questo impegno rischia di essere vanificato dalla carenza delle infrastrutture per una viabilità moderna e sicura. Per questo motivo l’Amministrazione Comunale ha deciso di indire una pubblica manifestazione per confrontarsi su questi temi e individuare soluzioni. Lo faremo con lo stile e lo spirito che caratterizza la gente di Camini: la serenità di approccio e la pacatezza dei toni. Ci farebbe piacere che a questo momento di confronto democratico partecipassero le istituzioni, per incontrare la gente e proporre rimedi.

Il sindaco spera che il famoso detto “l’unione fa la forza” venerdì si avveri e a Camini venerdì si ritrovino tutti coloro che sono impegnati nel rispetto dei diritti dei cittadini e chiedano a gran voce, assieme ai cittadini attivi di Camini, di non far morire il Borgo.