Sarà il trombettista spagnolo David Pastor, insieme al contrabbassista genovese Massimiliano Rolff, ad aprire la sessione invernale del Festival Internazionale del Jazz “Rumori Mediterranei”. Pastor, musicista raffinato e di grande levatura tecnica, molto noto in Spagna e a livello internazionale, arriva per la prima volta a Roccella Jonica, all’ex Convento dei Minimi, mentre Rolff è già stato ospite del Festival nel passato. La manifestazione si terrà dal 7 all’11 dicembre, nell’arco di tempo ormai calendarizzato come “lungo ponte dell’Immacolata”.

“Grazie al contributo ottenuto sull’Avviso Pubblico Spettacoli ed Eventi 2022 promosso dalla Regione Calabria e in linea con i suoi obiettivi, il Festival è stato pensato come elemento qualificante dell’offerta turistica di Roccella per il lungo ponte dell’Immacolata” ha dichiarato il Sindaco Vittorio Zito. “Ed in questa ottica stiamo promuovendo con gli Hotel e i B&B specifiche offerte dedicate e abbiamo voluto inserire, all’interno del programma della manifestazione, l’APERINJAZZ per valorizzare alcune delle eccellenze enogastronomiche del territorio”.

Dopo l’apertura nella splendida cornice del Convento dei Minimi, la rassegna continuerà in uno spazio nuovo, pensato come un vero e proprio Jazz Club, all’interno del quale seguire le iniziative editoriali e ascoltare i concerti gustando gli aperitivi proposti di sera in sera. Si tratterà, infatti, di un happening musicale, editoriale ed enogastronomico.

“Dal punto di vista editoriale “JAZZ@THE CHRISTMAS VILLAGE” sarà dominato dalla presentazione di tre prestigiosi libri recenti e di due CD legati alla musica jazz e prodotti dall’etichetta discografica Caligola Records che sarà anche partner dell’evento” spiega il Direttore Artistico della manifestazione Vincenzo Staiano. “Gli autori delle opere saranno presenti fisicamente o in collegamento audiovisuale. Le presentazioni, infatti, saranno trasmesse in diretta in streaming video da Radioroccella. 5 i gruppi presenti nel programma musicale, che appartengono a generi che spaziano dal jazz classico alla musica elettronica e dalla musica pop al jazz contemporaneo e sperimentale” continua Staiano.

A seguire la performance del MASSIMILIANO ROLFF & DAVID PASTOR QUARTET che vedrà David Pastor alla tromba, Massimiliano Rolff al contrabbasso, Alberto Tacchini al piano e Ruben Bellavia alla batteria. Il trombettista spagnolo David Pa- stor ed il contrabbassista italiano Massimiliano Rolff ormai suonano insieme da alcuni anni. La loro collaborazione è stata contrassegnata dal progetto “Cubicu- lum” che ha riscosso un grande successo e ha portato alla produzione di un album con lo stesso titolo pubblicato da BlueArt nel 2017. Successivamente Il loro repertorio si è arricchito di nuovi brani all’insegna del linguaggio jazzistico contemporaneo e sarà questo a segnare la performance di giorno 7 dicembre che registrerà anche la presenza di due talenti del panorama jazzistica del nostro paese come il pianista Alberto Tacchini e il batterista Ruben Bellavia.

Giorno 8 dicembre la rassegna si trasferirà al Jazz Village e si aprirà con la presentazione del libro “Arrigo Polillo (1919-1984). Un maestro internazionale della critica jazz” di Luca Cerchiari e Roberto Polillo Mimesis, 2021. La storia di una figura chiave del jazz italiano in un saggio che ha avuto un grande successo editoriale. Luca Cerchiari che, tra le tante cose, è anche docente di Storia della Musica Pop e Jazz all’Università IULM di Milano e direttore della collana jazz della casa editrice Mimesis, traccia la storia di Arrigo Polillo autorevole critico, organizzatore di concerti, direttore editoriale e divulgatore della musica afro-americana in Italia. Lo fa insieme a Roberto, figlio di Arrigo, che per anni ha collaborato con il padre come fotografo.

A seguire il progetto ALBERTO LOMBARDI STRATOCASTER TRIBUTE con Alberto Lombardi alla chitarra Fen- der Stratocaster, Andrea Minissale alle tastiere, Menotti Minervini al basso e Alessandro Beccati alla batte- ria. Si tratta di un progetto dedicato alla celebre chitarra Fen-
der Stratocaster. Il concerto, infatti, celebrerà la chitarra più famosa al mondo attraverso richiami agli artisti che l’hanno resa celebre da Eric Clapton a David Gilmour, da Jimi Hendrix a Stevie Ray Vaughan, da Jeff Beck a Frank Zappa. Alberto Lombardi è l’autore del progetto. Chitarrista, cantautore e leader del gruppo, ha studiato chitarra al GIT di Los Angeles (Guitar Institute of Technology) e ha collaborato con parec- chie celebrità del panorama musicale nazionale e internazio- nale. All’estero è stato in tour con Tommy Emmanuel e Peter Finger e ha collaborato con Bob Clearmountain leggendario
sound engineer di Springsteen e Rolling Stones. Lombardi è già stato ospite del Festival all’interno di un bel progetto dedicato a Franka Zappa.

Giorno 9 dicembre si partirà con Il libro “Impulso Jazz. Storia e capolavori della Impulse Records”, Edizioni Kriterios, 2022, di Francesco Cataldo Verrina, giornalista e critico di grande spessore che ha scritto numerosi libri. “Fondata nel 1961 da Creed Taylor, la Impulse! Records viene considerata una delle organizzazioni discografiche più importanti e rappresentative del jazz moderno. In massima parte, la storia dell’etichetta fu contrassegnata dalla presenza di musicisti con il baricentro spostato in avanti e lo sguardo sempre proiettato verso il futuro. Sin dall’inizio, la Impulse! cercò un elemento di diversità rispetto alle concorrenti. Le copertine degli album, di impeccabile qualità grafica, erano quasi tutte basate sul medesimo schema di colori: arancione, nero e bianco. A differenza della Blue Note o della Prestige, che si erano affermate e consolidate gradualmente nel tempo, la Impulse! era giunta sul mercato come un’organizzazione perfettamente strutturata, con grossi budget da investire e con poche restrizioni finanziarie, poiché generata dalla costola di una major: la ABC-Paramount”.

A seguire ci sarà la performance dei 72-HOUR POST FIGHT con Carlo Luciano Porrini alla chitarra, basso e voce; Luca Bolognesi al sinth, basso e fx; Andrea Dissimile alla batteria, e Adalberto Valsecchi al sassofono. Quello dei 72-HOUR POST FIGHT è un quartetto formato da giovani che si sono conosciuti al liceo e da allora sono riusciti a conseguire un grande affiatamento nel corso degli anni. Hanno fatto della sperimentazione elettronica il loro tratto musicale distintivo pescando nei settori più innovativi della musica d’avanguardia internazionale. Infatti, sono difficili da definire con una semplice etichetta perché riescono a entrare in tutte le pieghe della musica contemporanea. Il loro progetto combina elementi di musica elettroacustica, downtempo e ambient con jazz, math rock, hip hop ed emo. Le prime produzioni sono state il risultato della collaborazione tra Carlo Luciano Porrini and Luca Bolognesi, iniziata nel 2017. Successivamente ai due si sono aggiunti Adalberto Valsecchi al sassofono e Andrea Dissimile alla batteria. I 72-HOUR POST FIGHT di recente hanno pubblicato il loro secondo album “Non – Background music” dei maestri di questo strumento, e il batterista Marco Tamborrino. I quattro danno vita a un suono che si alterna tra musica elettronica, jazz, rock cosmico, suoni Balinesi ed Etiopici, in un caleidoscopio di colori e melodie.

Giorno 11 segnerà il ritorno di Baba Sissoko a Roccella dopo la sua partecipazione alla sessione estiva di Rumori Mediterranei, con la figlia Djana, e al Jova Beach Party, dove ha riscosso un grande successo.

Tutti i concerti si terranno alle ore 19.00 mentre le iniziative editoriali inizieranno alle ore 18.00. Ricordiamo che l’ingresso ai concerti è gratuito e che per ogni altra informazione si possono visitare i siti www.roccellajazz.org o www.visitroccella.it