Se la volontà di conquista è la prima condizione per la vittoria, a Camini, grazie alla caparbietà del Comune, unita al dinamismo del Sindaco Pino Alfarano, stanno concludendo il piano vaccinale con le quarte dosi, indispensabili per la sicurezza e per la ripresa della vita che conoscevamo prima di tutto questo pandemico disastro.

Molti slogan hanno tormentato questa vicenda che ci ha visti coinvolti tutti ma, chi per merito e chi per sfortuna, all’ unisono abbiamo scoperto una fratellanza di intenti che nei comportamenti non sempre hanno dissolto i pregiudizi, con risultati altalenanti che hanno contrapposto i diligenti a coloro che non hanno saputo mutare le proprie abitudini, neppure per salvare sé stessi o coloro che gli sono accanto.

Ma come tutte le guerre, non finiscono al tramonto di una battaglia, ma persistono nella scia di cambiamenti che le accompagna, e questo subdolo virus ha lasciato strascichi e ceppi genetici differenti, come piccoli ordigni inesplosi pericolosi esattamente come i primi … ne abbiamo contati tanti fino ad arrivare al presente Omicron, che se pur tenue continua a mietere vittime e contagiare persone alla ricerca di una sua nuova evoluzione, nel tentativo di darsi una seconda possibilità come non accettasse la sconfitta.

Senza scomodare i patinati virologi che hanno infestato i media, abbiamo compreso ormai tutti che il percorso promosso al conseguimento della salvaguardia pandemica, ha avuto spesso esiti contrari a quelle retoriche politiche che prevedevano schemi preconfezionati ed adattabili a qualsiasi contesto, in cui si è ravvisato come un groviglio di leggi complesse fondate sull’ imposizione di obblighi che hanno solo spaventato e fatto rintanare gli ignari sotto l’ombra del complottismo piuttosto che stimolare fiducia nella scienza. Presupposti che invece sono stati subissati dalla metodica e dalla disciplina di alcuni piccoli centri come il paese di Camini, che al contrario ha visto l’impegno di pochi da cui sono scaturite spontanee soluzione dettate esclusivamente dal far bene per fare il bene. Guerrieri sconosciuti della buona volontà di ogni giorno, che pur conoscendo la lunga strada che li attende, riaccendono il fuoco della solidarietà e delle perdute manifestazioni, per coloro, che fragili di corpo o di sapere, non riescono ancora a decifrare il pericolo del nemico pubblico che si annida in uno starnuto, in un abbraccio, o si camuffa dietro una stretta di mano formale, celata nel tranello delle abitudini di sempre.

Questo cammino richiede costanza, che nelle grandi città sembra essersi ridotta ad un’ incauta libertà che ha incrementato nuovamente quei dati che sembravano essersi calmierati. Tra i volontari di questo nobile intento possiamo annoverare, non senza una nota di orgoglio, il comune di Camini capitanato dal Sindaco Pino Alfarano, che mai stanco di occuparsi dei suoi cittadini insegue quell’ideale di salute comune, per proteggere la propria cittadina ispirandosi alla voglia di migliorare ciò che gli sta più a cuore, missione per la quale si è sempre mosso in prima persona.

Ecco che sui social cittadini e personali, il Sindaco Alfarano ha chiesto la collaborazione di tutti per raggiungere il numero minimo per proporre le vaccinazioni presso il paese, agevolando i malati e alleviando l’impegno dalle responsabilità familiari. Un’ iniziativa concreta, che già durante le somministrazioni precedenti dimostrava la sua efficacia richiamando un’alta affluenza, confermando anche ai dubbiosi la necessità di praticare le vaccinazione a coloro che potremmo definire “delicati”.

Speriamo che aderiscano in molti, sia per i motivi etici che potete intuire, sia per la soddisfazione di un Sindaco che ha sempre fatto tutto ciò che era giusto e nelle sue possibilità.