Chiara Ferragni.
Un nome e un cognome che sono sulla bocca di tutti.
C’è chi la definisce “la regina dei social”, chi “un’imprenditrice di successo”, ma anche chi pensa che sia una donna superficiale, “una che non fa niente dalla mattina alla sera”, una donna che ostenta e basta.
E invece no. Per quanto i critici digitali, gli haters, si possano arrabbiare non è proprio così.
Classe 87, sbarca su Instagram nel 2012, postando un selfie che ritrae lei e la sua amata cagnolina, Matilda.
Guidata da una grande passione per la moda, Chiara lavora prima come modella e poi nel 2009 fonda “The Blonde Salad”, un blog di moda, punto di riferimento per molte ragazze sin d’allora, per poi lanciare nel 2010 la prima collezione di scarpe firmata “Chiara Ferragni” e nel 2013 il suo brand “Chiara Ferragni Brand” che ha un fatturato, secondo fonti attendibili, compreso tra gli 80 e i 160 milioni.
Per quanto parlare di cifre sia poco elegante, a volte è necessario.
Ma il valore della Ferragni non è dettato dai soldi che incassa.
Chiara Ferragni è una donna che ha puntato tutto sul personal branding, sulla sua immagine; una donna che ha seguito la sua passione e che ancora oggi, probabilmente all’apice del suo successo, non vive in una bolla felice schivando le problematiche sociali e personali, ma le affronta rendendo partecipi i suoi 27,4 milioni di followers.
Si parla spesso di “effetto Ferragni”, quello che Chiara tocca diventa oro.
In “Chiara Ferragni Unposted”, il docu-film sulla sua vita, ci viene aperto, appunto, un mondo “unposted” sulla strada che Chiara ha percorso per raggiungere il successo, un excursus sulla sua storia, non strategie di business, ma strategie per credere in se stessi, per non mollare mai e per non farci abbattere dagli altri.
Qualche giorno fa poi la notizia della co-conduzione di Sanremo.
Cari lettori fan di Chiara, ammettiamolo, lo aspettavamo da anni e finalmente ci siamo.
Proprio ieri leggevo un messaggio che Giulia Salemi, nota influencer, ha dedicato a Chiara.
Diceva che è come se su quel palco ci salisse lei, ma anche tutte le altre creator digitali che si sentono rappresentate da Chiara.
Perché Chiara è questo: la nostra generazione.
Una nuova generazione, piena di voglia di fare che usa i social per fare sentire la propria voce.
“Il potere della condivisione” dice spesso la Ferragni, e anche qui ha ragione.
Ecco perché il palco dell’Ariston deve essere calcato da Chiara Ferragni, perché i suoi milioni di followers non sono solo numeri.
Come sempre, che il buon gusto sia con voi.