𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐮𝐢𝐚̀

Continua la battaglia da parte dei Comitati dei Cittadini attivi “Casa della Salute” Siderno – “Difendiamo l’Ospedale di Locri” – “Corsecom Sanità” per il tentativo di affrontare le problematiche dell’Ospedale di Locri. Questa mattina i Comitati hanno inviato l’ennesima lettera al Presidente della Regione Calabria, al direttore generale dell’ASP di Reggio Calabria, al direttore sanitario dell’ASP di Reggio Calabria, al direttore sanitario dell’Ospedale di Locri, al sindaco di Locri e al Delegato della Sanità dell’Assemblea dei sindaci della Locride.

I Comitati ritengono che sia necessario affrontare, nelle loro complessità, le problematiche che attualmente attanagliano l’Ospedale in una criticità funzionale che spesso si è rilevata mortale per chi ha avuto bisogno dell’assistenza del nosocomio.

 “Non servono più interventi saltuari ed episodici – scrivono nella lettera i Comitati – e le buone intenzioni emerse in questi ultimi giorni, dopo il caso delle dimissioni del primario di Cardiologia dottor Amodeo, vorremmo che proseguano in modo proficuo”.

Sulla base del convincimento che nell’ultimo anno, l’azione prodotta dal nuovo direttore Lucia di Furia e dagli amministratori che con lei hanno collaborato, è da ritenersi positiva, e per questo i Comitati chiedono che si prendano in esame altri provvedimenti.

Attualmente presso il nosocomio di Contrada Verga si sta lavorando affinchè gli accordi presi nell’ultima riunione tra la direttrice dell’ASP, i cardiologi e la direzione dell’Ospedale vengano realizzati. Come la messa a norma della saletta di cardiostimolazione, la presenza nel nosocomio a giorni alterni di un medico formato per l’impianto di Pace maker e la formazione di personale medico.

I Comitati però non osservano solo le positività, denunciano criticità esistenti che vanno risolte. Come la mancanza operativa 24 ore su 24 della TAC, la piena funzionalità della Risonanza magnetica e dell’Endoscopia Digestiva e ancora la funzionalità del reparto di Pediatria. Denunciano ancora la realtà del reparto di Urologia con soli tre medici e che non permette dal 2019 di effettuare la litotrisia delle calcolosi, a causa dell’apparecchiatura rotta. Nella stessa condizione di carenza di medici si trova la Gstroentorologia con soli due medici. I Comitati denunciano e chiedono la risoluzione anche delle carenze di personale esistente in Chirurgia, come accade nel reparto di Anestesia e Rianimazione.

Dopo la descrizione dello stato dell’arte, anche se sommario, i Comitati concludono la loro lettera con l’auspicio di un incontro tra tutti i destinatari e una delegazione.

Ma aggiungono: “ C’è anche da dire che per l ‘assistenza specialistica territoriale sarebbe necessario bandire le zone carenti della Pediatria di famiglia e sollecitare la loro aggregazione in AFT h 12. Quest’ultimo è un nodo cruciale che. nella nostra zona, riguarda anche i medici di medicina generale. Senza un adeguato filtro territoriale. il Pronto soccorso continuerà ad essere intasato da richieste inappropriate che con una migliore organizzazione, prevista del resto dalle norme contrattuali e realizzata già in altre zone della nostra stessa provincia troverebbero adeguata risposta a livello territoriale. Per questi motivi, – conclude la nota – riteniamo sia necessario un incontro tra tutti i destinatari e una delegazione, formata da medici e cittadini delle nostre associazioni, per affrontare tali questioni con uno spirito di collaborazione, in una prospettiva di lungo periodo”.