𝐝𝐢 𝐑𝐞𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞

Troiane / Ecuba è una opera di teatro musicale composta dal M° Vincenzo Palermo su testi curati da Franco Marzocchi commissionata da Rapsodie Agresti / Calabria OperaMusica Festival. Quella del 30 giugno alle ore 21 al Palazzo della Cultura di Locri sarà una prima esecuzione assoluta mondiale. Lo spettacolo verrà replicato sabato1 luglio alle ore 20 nella straordinaria cornice dell’Area Archeologica e del Museo di Capo Colonna.

I testi scelti per il libretto dell’opera sono brani delle Troiane di Euripide uniti ai versi del Ciclo di Troia di uno straordinario poeta calabrese: Gino Rago

Di Euripide sono stati scelti i grandi monologhi di Ecuba mentre le liriche di Rago dedicate a Troia si basano sul destino dei vinti; meglio, sulla sorte delle donne come bottini di guerra. Nelle liriche, l’orrore si focalizza nella prospettiva delle vittime, dei corpi umiliati e spogliati delle loro identità. Troia in fiamme dunque è da intendere come luogo archetipico del saccheggio, della distruzione, dei crimini di guerra, della deriva di una terra devastata e di un popolo umiliato. La sorte dei vinti, né omerica, né euripidea, viene seguita nell’articolazione di una sorta di défilé di tre figure femminili emblematiche: Andromaca, Cassandra e soprattutto Ecuba, su cui incombe il trauma della partenza verso un altrove di schiavitù e miseria, nella certezza che nessun tribunale di guerra potrà mai riparare la catastrofe di queste donne («Ecco, piego questo mio vecchio corpo/ e batto la terra con le mani.», un esempio della potenza di Ecuba.)

Due poeti, un grande antico e un contemporaneo restituiti dalle voci di due straordinarie attrici: Beatrice Visibelli come Ecuba per Euripide e Giusi Merli come Il Testimone per il Ciclo di Troia.

Beatrice Visibelli si è formata con Vittorio Gassman e, fra gli altri con Jeanne Moreau. E’ stata coprotagonista in diversi spettacoli con Piera Degli Esposti e Isa Danieli. Da anni è fondatrice e attrice principale della Compagnia Teatri d’Imbarco di Firenze.

Giusi Merli, attrice di grande esperienza, ha lavorato con i più interessanti registi e autori del teatro di ricerca italiano e internazionale. Negli ultimi anni è stata la coprotagonista ne Il padre di Strindberg diretto e interpretato da Gabriele Lavia. Ha inoltre interpretato, nel ruolo della Santa, il film Premio Oscar La Grande Bellezza di Sorrentino (ruolo per il quale ha ottenuto personalmente importanti premi e riconosci menti) ed è stata la protagonista del cortometraggio Premio David di Donatello La mia casa di Mario Piredda. E’, con un importante ruolo, nel cast di Dune 2, la grande produzione internazionale con Timotheé Chalamet e Javier Bardem.

Su testi composti drammaturgicamente da Franco Marzocchi il M° Palermo ha composto un melologo per le due attrici, arpa, flauto, coro femminile, musica elettronica.

La musica del M° Vincenzo Palermo accompagna il fluire della narrazione affidandosi agli accenti ora sommessamente malinconici, ora leggendari dell’arpa, facendo riecheggiare frammenti di scale nei modi dorici e frigi, che si alternano a un linguaggio del tutto contemporaneo espresso dagli archi e dai sintetizzatori, in cui confluiscono sperimentazione, rimembranze di opera lirica e colonna sonora. Su questi paesaggi sonori si contrappuntano ora le folate espressive del flauto, ora gli innesti inquietanti del coro femminile a mo’ di disperate invocazioni e lamentazioni, elevate agli dei in un angosciato crescendo nel sottofondo del rogo finale di distruzione. L’arpista sarà Albarosa Di Lieto mentre il flauto verrà suonato da Veronica Romeo. Il coro Sententiae Sonantes Ensemble sarà diretto da Alexandra Rudakova.