di Pasquale MuiΓ 

Si Γ¨ svolto questa mattina a San Luca, sotto una leggera pioggia, il funerale delle quattro vittime dell’incidente del giorno dell’epifania. Quattro bare portate a spalla nella chiesa di Santa Maria della PietΓ . Un grande corteo ha accompagnato, questa mattina alle 10:30, Antonella Romeo (21 anni), Teresa Giorgi (34 anni), Elisa Pelle (24 anni) e Domenico Romeo (27 anni) verso la chiesa del centro aspromontano. Stracolma la chiesa non Γ¨ riuscita a contenere quanti sono arrivati a San Luca che hanno usato il piazzale come unico luogo per essere vicini ai parenti delle vittime del tremendo incidente. Dentro, nelle prime file partenti, sindaci e amici dei quattro giovani che alle parole del vescovo della Diocesi di Locri-Gerace si sono soffermati davanti alle quattro bare.

Monsignor Oliva ha pronunciato parole di dolore ma, principalmente si Γ¨ soffermato sulla speranza e il coraggio che dovranno avere i famigliari per vivere il proprio lutto.

β€œQuesta celebrazione ci unisce tutti nella condivisione della sofferenza di un’intera comunitΓ , la comunitΓ  di San Luca. San Luca – ha detto il vescovo – Γ¨ una comunitΓ  che ha un cuore grande che batte forte di fronte al dolore che colpisce i suoi figli e non smette di amare di fronte alla sofferenza, ritrovando il coraggio di essere unita nella prova e nel dolore. Lo ha sempre dimostrato in tanti momenti della sua storia. In questa triste ora si sente gravemente impoverita. Sono troppi i giovani che vengono meno per incidenti stradali! Sono troppi i giovani costretti a lasciare la propria terra in cerca di lavoro”!

Monsignor oliva ha voluto ricordare quei tragici momenti e l’atto che quei famigliari avevano condiviso.

β€œ … Erano su strada dopo aver compiuto un bel gesto di misericordia, essendo andati a far visita a loro parenti in carcere. Tra le opere di misericordia corporale vi sono: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i forestieri, visitare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i morti. Sono gesti di cosΓ¬ grande valore, che su di essi saremo giudicati. …Le strade, dopo la casa, sono i luoghi dove si svolge gran parte del nostro tempo. Quando le strade non sono agevoli e sicure, viene meno anche la voglia di investire risorse nei territori, di crearvi lavoro e attivitΓ  produttive. E le comunitΓ  s’impoveriscono sempre piΓΉ. Le nostre autoritΓ  civili sanno quanto questa nostra comunitΓ  della Locride soffra questa situazione, che la fa essere una periferia, abitata da cittadini cui non sono riconosciuti gli stessi diritti di altre aree geografiche. …Quando siamo in auto e incombono le distrazioni di vario genere e l’improvvido uso dei social o la stanchezza. La vita Γ¨ dono, ma anche responsabilitΓ . Non dimentichiamolo mai! Custodire la vita che ci Γ¨ stata donata come anche quella altrui Γ¨ un compito che Dio affida a ciascuno di no.

Poi la parola di speranza, del non abbandono al dolore ma alla continuitΓ  della vita.

Β β€œ… Un’ultima parola vorrei dire a voi familiari e amici di TERESA, ELISA, ANTONELLA e DOMENICO. Vi siamo vicini con la preghiera. Non c’è altro modo per alleviare la vostra sofferenza. Ma non chiudetevi nel vostro dolore. Sappiamo quanto la vita vi ha percosso, ma non smettete di sperare. I vostri cari defunti vi chiedono che il peso della loro morte non tolga in voi la speranza e non faccia morire anche voi anzitempo. Al contrario il loro ricordo deve spingervi ad amare ancora di piΓΉ, – ha concluso il vescovo – a comprendere le sofferenze e le angosce degli altri e a portarle con loro, a rinnovare la fede in Dio e la speranza nella vita. L’amore vince tutte le separazioni causate dalla morte: la vittoria non Γ¨ evitare le sofferenze, ma trasformarle in una conoscenza piΓΉ profonda dell’amore di Dio per noi”.

Ti sei perso