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La Protezione civile entra nella scuola per educare i giovani al contenimento dei rischi, sia in termini di prevenzione che di reazione e per aiutarli a diventare dei cittadini responsabili. Questo il senso dell’incontro che si Γ¨ tenuto venerdΓ¬ primo dicembre presso la sede coordinata dell’Ipsia di Locri/Siderno e che si inserisce nell’ambito di un /percorso avviato nel 2023 dalla CittΓ  Metropolitana di Reggio Calabria, dalla Polizia Metropolitana e dalla Protezione Civile, su specifico indirizzo politico del Consiglio Metropolitano. Tale Progetto, inserito all’interno del Documento Unico di Programmazione 2023-2025, Γ¨ stato denominato β€œLa Scuola come laboratorio della societΓ , azioni di disseminazione sull’organizzazione e il funzionamento del Sistema Territoriale Integrato della Protezione Civile, la prevenzione e la cittadinanza responsabile”.Β 

Ad accogliere la delegazione della Protezione Civile provinciale il Dirigente Gaetano PedullΓ  che, nel porgere i saluti, ha manifestato apprezzamento per un progetto di cosΓ¬ grande utilitΓ  per l’intera comunitΓ  scolastica. Il Dirigente ha evidenziato come l’Italia sia un Paese fortemente esposto ai rischi naturali o provocati dall’azione dell’Uomo. Il che rende necessario un sistemaΒ che assicuri, in ogni area, interventi inΒ tempi breviΒ e in modo coordinato in situazioni diΒ emergenza. Questo Γ¨ quanto fa oggi la Protezione Civile, che si presenta come unΒ sistema integrato, composto da strutture pubbliche e private, centrali e territoriali, disseminate su tutto il territorio nazionale. Sono stati poi i relatori a spiegare nel dettaglio compiti, funzioni e azioni della Protezione Civile.

L’Ingegnere Rocco Cagliostro, Responsabile del Servizio Protezione Civile c/o la Polizia Metropolitana, ha iniziato il suo intervento facendo un breve exscursus storico, partendo dalla legge n. 225 del 1992, che ha istituto il Corpo Nazionale della Protezione Civile, fino ad arrivare alla emanazione del codice della Protezione Civile del 2018. Ha, altresΓ¬, spiegato come nella Protezione Civile siano coinvolti vari enti, ossia: il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, gli Uffici Territoriali del Governo (Prefetture), i Sindaci, le Regioni, le Province, le CittΓ  Metropolitane, i Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera, le Forze dell’Ordine, le Forze Armate, le Associazioni di Volontariato, laΒ Croce Rossa Italiana, etc.

Β Il compito precipuo della Protezione Civile consiste nella prevenzione e nella mitigazione dei rischi, insieme alla gestione e al superamento dell’emergenza, tutelando i cittadini e l’ambiente, dai danni o dai pericoli derivanti da calamitΓ  naturali, da catastrofi ed altri eventi calamitosi. In particolare, l’ing. Cagliostro ha spiegato agli studenti Β le diverse tipologie di interventi,Β  da quelli posti in essere a seguito Β eventi naturali (alluvioni, nevicate, trombe d’aria,Β  mareggiate, frane, smottamenti, terremoti, incendi boschivi,Β  inquinamento marino etc), fino a quelli conseguenti a fenomeni antropici, cioè  legati a situazioni artificiali, provocate da iniziative dell’uomo (esplosioni, nubi tossiche, incidenti aerei, ferroviari, marittimi, black-out elettrici, avvelenamenti, malattie infettive), che sottopongono comunitΓ  di persone a rischi di inquinamento, a guasti delle comunicazioni, oltre che a problemi generali di sicurezza e di tutela della pubblica incolumitΓ . Si Γ¨ poi soffermato sugli interventi messi in atto in caso di terremoti e calamitΓ  naturali, eventi, i primi, per lo piΓΉ imprevedibili, mentre, sui secondi, grazie ai progressi della meteorologia, si riesce spesso a intervenire tempestivamente per limitarne i danni.

La dottoressa Giulia Caruso, Responsabile dell’Ufficio della Protezione Civile provinciale, ha illustrato agli studenti le relazioni intercorrenti Β tra la Protezione Civile e il sistema Scuola, soffermandosi in particolare sulle modalitΓ  di evacuazione degli edifici in caso di eventi calamitosi. Ha poi evidenziato le altre importanti attivitΓ  che la Protezione civile svolge sul territorio, per le quali si avvale del servizio di volontariato. Quest’ultimo coinvolge migliaia di cittadini, impegnati in campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza e sul controllo del territorio, nell’ assistenza alle persone colpite da calamitΓ  naturali, Β nel soccorso e nella distribuzione di viveri, acqua e medicinali, oltre che nella gestione dei punti di accoglienza e di raccolta delle donazioni. E’ compito, altresΓ¬, dei volontari supportare le attivitΓ  di ricostruzione e di ripristino, nei territori interessati, delle infrastrutture colpite dalla calamitΓ . L’incontro si Γ¨ concluso con il dibattito suscitato dai quesiti degli studenti incuriositi da quanto appreso durante l’interessante seminario.

 

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