Fetore nauseabondo a parte, ecco i rifiuti che invadono le aree limitrofe al mercatino del sabato a Catanzaro, nei pressi del cimitero. Nonostante l’impegno degli operatori ecologici, impegnati con i mezzi meccanici per ore dopo il mercatino, il vento spande rifiuti ovunque ed Γ¨ impossibile raccoglierli tutti, perchΓ© spesso vanno a finire anche oltre le recinzioni. Magari gli ambulanti potrebbero conferirli meglio, anzichΓ© gettarli semplicemente sul piazzale come fanno alcuni. E metterci un peso sopra per non farli volare, visto che siamo nella cittΓ  del vento. L’andazzo purtroppo continua, e non solo al piazzale del cimitero. Vento e pioggia spesso spandono sulle strade, anche su corso Mazzini, i cartoni lasciati dai commercianti davanti ai negozi come previsto dalla raccolta differenziata. Il risultato Γ¨ che l’intera cittΓ  Γ¨ invasa da sporcizia, e poi basta girare l’angolo per vedere imponenti cumuli di rifiuti: sui letti dei fiumi (basta guardare la Fiumarella e la vecchia strada che arriva a via Turco) nelle aiuole, ovunque. Per non parlare di tutte le strade di
accesso al capoluogo, che pullulano di discariche a cielo aperto, in attesa di essere “scoperte” come ogni tanto accade magari fra una decina di anni. InciviltΓ , incuria, mancanza di controlli, disinteresse, assuefazione: il risultato Γ¨ sotto gli occhi di tutti. Un territorio inquinato da plastica, cartoni, elettrodomestici, vetro, batterie di auto, pneumatici eccetera eccetera.

È ancora tollerabile tutto ciò?

PuΓ² essere questo il capoluogo della Calabria?

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