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Tre giorni coinvolgenti, ricchi di spunti di riflessione, idee, confronti a piΓΉ voci, posizioni vicine e lontane su una tematica, quella dell’innovazione tecnologica e digitale, che Γ¨ sempre piΓΉ presente in una societΓ  in continua evoluzione. Tutto questo Γ¨ stato β€œInnovaMenti – Festival dell’Innovazione”, nella sua prima edizione fortemente voluta dal Comune di Vibo Valentia ed organizzata dall’assessorato all’Innovazione guidato da Michele Falduto. Ieri la giornata conclusiva ricca di ospiti e chiusa in musica con un grande artista come Peppe Servillo, che si Γ¨ esibito in un reading tratto dal romanzo Il resto della settimana di Maurizio De Giovanni, con l’accompagnamento musicale di Cristiano Califano.

L’ultima giornata si Γ¨ aperta con i due panel del mattino. Il primo, moderato dalla giornalista Maria Novella Imeneo, dal titolo β€œInnovazione e tecnologie – le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale”, ha visto alternarsi gli interventi di Nicola Durante (direttore marketing e digitalizzazione del Polo museale di Soriano Calabro), Giuseppe Porcelli (Coldiretti Vibo Valentia) e Raffaele Mammoliti (consigliere regionale). Durante: β€œIl Polo museale ha avviato una interessante attivitΓ  legata alla digitalizzazione delle sale e di alcune delle nostre opere, per far conoscere anche al visitatore lontano le grandi bellezze presenti e suscitare quella curiositΓ  in grado di avvicinarlo al Polo e a questo mondo”. Uno dei vasti campi di applicazione delle nuove tecnologie, come confermato da Porcelli, Γ¨ l’agricoltura: β€œGrazie alle innovazioni Γ¨ oggi possibile massimizzare gli sforzi e delegare alle macchine lavori che ormai manualmente non si svolgono piΓΉ. Con i software di intelligenza artificiale un allevatore Γ¨ in grado di conoscere nel dettaglio ciΓ² di cui necessita un animale, o l’agricoltore le sostanze di cui ha bisogno una pianta. Si tratta di un vantaggio estremamente importante in termini di costi ed anche di benefici per l’ecosistema, poichΓ© si azzerano gli sprechi”. Per Mammoliti Γ¨ necessario che β€œla politica crei una cornice dentro la quale questo progresso va incanalato, altrimenti il rischio Γ¨ si trasformi in un qualcosa di poco controllabile. Ma il progresso non si puΓ² certo arrestare”.

Il secondo panel Γ¨ stato legato alla legalitΓ . Moderato dal giornalista Mimmo Famularo, il dibattito Γ¨ stato animato dagli interventi di Marica Inzillo (vicepresidente dell’Ordine degli avvocati di Vibo Valentia) e Antonio Lo Schiavo (consigliere regionale).

L’avvocato Inzillo ha evidenziato le lacune del sistema legislativo: β€œSe uno Stato ha bisogno di cambiare cinque volte in pochi anni il codice di procedura penale Γ¨ chiaro che non sa bene dove vuole andare, creando solo tanta confusione e falle nel sistema”. Lo Schiavo, soffermandosi invece sul rapporto giovani-tecnologia, e sui problemi derivanti da un uso incontrollato dei device, ritiene che β€œl’unica strada in grado di dare risultati concreti Γ¨ solo una seria alfabetizzazione digitale che deve partire dai giovanissimi e che deve offrire a tutti le medesime possibilitΓ  di accesso ai servizi. Idee come il blocco dell’accesso alla rete per i giovanissimi, circolate in questi giorni, sono francamente insensate”.

Una disamina sullo stato di salute della sanitΓ  in Calabria, intrecciata con le possibilitΓ  offerte dalle nuove tecnologie, Γ¨ stata compiuta da illustri esponenti del campo medico, moderati dall’avvocato e giornalista Antonio Scuticchio: il professore ordinario di Cardiologia all’UniversitΓ  Magna Graecia, Ciro Indolfi; il direttore della clinica ortopedica e scuola di specializzazione in Ortopedia all’UniversitΓ  di Messina, Danilo Leonetti; ed il manager del settore sanitario, e giΓ  dirigente del dipartimento regionale, Antonio Belcastro. Per Indolfi la Calabria ha compiuto β€œgrandi passi in avanti, al pari della medicina in generale”, ma vi sono ancora tanti scogli sulla strada di un pieno raggiungimento dei servizi, verso i quali lo stesso Γ¨ sembrato alquanto pessimista: β€œTemo che certe incrostazioni non verranno facilmente rimosse, ed Γ¨ per questo che, alla luce della tanta esperienza maturata, mi sento di dire che l’unica vera innovazione deve paradossalmente essere ricercata nella prevenzione. Purtroppo, sempre piΓΉ spesso, ci accorgiamo che in alcuni casi l’unico modo per non morire Γ¨ di non ammalarsi. Ovviamente mi auguro che questo trend venga presto invertito e che la politica decida di investire in maniera seria sulla sanitΓ , senza piΓΉ vederla come un costo”.

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