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Il 9 settembre di trent’tre anni orsono il brigadiere Antonino Marino cadeva sotto i colpi delinquenziali mentre si trovava a Bovalino Superiore con la propria famiglia in occasione della festa dell’Immacolata. Il killer approfittando dei fuochi pirotecnici lo uccise con dei colpi di arma da fuoco e si diede immediatamente alla fuga. Nell’agguato furono feriti anche la moglie incinta Rosetta Vittori Dama e il figlio Francesco Marino di appena un anno.

Ieri Bovalino ha ricordato il brigadiere con una cerimonia toccante e partecipata da autoritΓ  civili, religiose e dai famigliari.

Al ricordo dell’eccidio, nella omonima piazza intitolata al Sottufficiale, ieri erano presenti il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, il Comandante Provinciale di Reggio Calabria, Colonnello Marco Guerrini, il Sindaco del comune di Bovalino Vincenzo Maesano, la vedova del brigadiere, signora Dama Rosetta Vittoria ed altri familiari. Presso il monumento intitolato alla memoria del decorato Γ¨ stata deposta una corona d’alloro.

Mons. Francesco Oliva con i Cappellani militari Don Vincenzo Ruggiero e Don Aldo Ripepi hanno officiato una messa nella quale durante l’omelia Γ¨ stato ricordato il militare.

Il Brigadiere Antonino Marino, nato a San Lorenzo il 5 ottobre 1957 e arruolatosi nell’Arma dei Carabinieri nel 1975, prima del suo assassinio si era occupato di varie indagini su traffici illeciti.

Profondo conoscitore della criminalità, in qualità di comandante della Stazione di Platì aveva collaborato nelle indagini su vari sequestri di persona che in quegli anni rappresentavano una delle principali attività criminali sul versante Ionico della Provincia di Reggio Calabria.

Nella circostanza, il Comandante provinciale ha sottolineato che i Carabinieri, nel fare un doveroso esercizio di memoria in onore del collega caduto per mano criminale, sono chiamati a trarre dalla professionalitΓ  e dall’abnegazione del Brigadiere Marino un esempio per l’agire quotidiano.

Ispirarsi agli stessi valori etici che hanno guidato il suo servizio Γ¨, infatti, il modo migliore di onorarne il ricordo tutti i giorni.

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