Ci sono periodi della vita in cui succedono cose che poi si fermano. A volte resta il rimpianto, a volte accade che le circostanze ripropongono il sogno. Questo sta succedendo. C’è una libreria a Siderno piccola, accogliente, profumata di carta e di legno, una di quelle librerie in cui entri senza fretta in cerca di qualcosa di speciale.  In quella libreria c’è un salotto che mi ricorda tanto quello di Papavero Giallo (la libreria che avevo in Emilia), non perché è simile ma perché le persone che vi si siedono sono spesso artisti locali che propongono tesori ignorati dai mass media.  Ed è con quelle persone che amo confrontarmi e fare cose.

È difficile oggi proporre poesia, o disegni, o immagini se non luccicano, non scoppiano, non appartengono a delle firme. È difficile anche raccontare fiabe, perché è difficile credere nelle fiabe. Eppure tante persone ne hanno bisogno e quando le trovano smettono per un attimo di correre e si emozionano. Nella mia libreria la poesia era diventata una scusa per conoscersi e i segnalibri, le bomboniere con biglietti personalizzati erano, come i libri che presentavo, quel qualcosa che faceva la differenza. Quel qualcosa io l’ho immaginato da MAG la ladra di libri, fin dalla prima volta in cui sono entrata e parlando con Maria Antonella e Gianluca mi è venuta voglia di osare un ritorno. “L’anno del Papavero Giallo/non solo MAG” è quel ritorno e il 7 gennaio alle 16,30 ve lo racconteremo, per poi realizzarlo insieme.