Una vita come poche, fatta di svolte inattese, fede, silenzio, ritorni e servizio. È la storia di un ex scout sidernese che ha attraversato mondi molto diversi tra loro: dalla giungla simbolica dei lupetti all’austeritΓ  di un monastero trappista, fino ai corridoi di una scuola pubblica dove ha insegnato religione a centinaia di studenti. Una parabola esistenziale che intreccia spiritualitΓ , impegno civile e radici profonde nel territorio.

Tutto inizia a Siderno, nei primi anni ’80, quando un giovane ragazzo entra nel gruppo scout cittadino. È il 1982. Quel ragazzo intraprende con entusiasmo tutto il percorso educativo dello scoutismo, crescendo tra campeggi, valori di fratellanza e servizio al prossimo, fino a diventare capo scout. Una formazione che lo accompagnerΓ  per tutta la vita.

Ma nel 1997, una scelta radicale: il giovane decide di abbracciare la vita monastica. Entra prima nell’Ordine Camaldolese, attratto dal silenzio, dalla preghiera e dalla ricerca interiore. In seguito, si trasferisce in un convento trappista nel Nord Italia, una delle espressioni piΓΉ rigorose della vita contemplativa cristiana. Anni trascorsi nella clausura, scanditi dal lavoro, dal silenzio e dalla liturgia delle ore.

Tuttavia, dopo un lungo discernimento, lascia l’ordine monastico. Non per una crisi di fede, ma per una chiamata diversa: tornare nel mondo per servire in altro modo. CosΓ¬ intraprende la carriera di insegnante di religione nelle scuole statali, portando nelle aule la profonditΓ  della sua esperienza spirituale e il rispetto per ogni percorso umano. Un ruolo che ha svolto con passione e discrezione, lasciando un segno in chiunque lo abbia incontrato.

La sua storia familiare non Γ¨ meno intensa. Il padre, per anni, Γ¨ stato il fidato segretario nello studio radiologico Malgeri, a Siderno. Un uomo rispettato e conosciuto da tutti. Negli anni bui della Calabria degli anni ’90, l’uomo fu protagonista, suo malgrado, di un sequestro: fu rapito al posto del dottore, vittima di uno scambio di persona. Fortunatamente, fu rilasciato dopo poco, ma quell’episodio segnΓ² profondamente la famiglia e rimase impresso nella memoria collettiva della comunitΓ .

Fino ad oggi, l’ex scout, monaco e insegnante ha vissuto una vita sobria, lontano dai riflettori, fedele ai valori che hanno sempre guidato il suo cammino: il servizio, la veritΓ , il rispetto e la libertΓ  interiore.

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