Un incontro intenso e partecipato ha animato gli spazi suggestivi del MUPAC – Museo dei Paesaggi di Terra e di Fiume, ospitato nell’Aranciaia della Reggia di Colorno (PR). A fare da introduzione all’evento, il video β€œCareri 2024 – Un paese, due fotografi, due visioni” Il video ha subito catturato l’attenzione del pubblico per la sua qualitΓ  tecnica e per la profonditΓ  dei contenuti. Organizzato dal circolo fotografico Color’s Light, l’appuntamento ha visto protagonisti i fotografi Simone Ascari ed Enzo Zanni, invitati a raccontare le loro opere piΓΉ recenti e, soprattutto, a confrontarsi su un tema di grande attualitΓ : l’ingresso dell’intelligenza artificiale nel mondo della fotografia.

Il progetto del video nasce da un viaggio fotografico nel borgo di Careri, in Calabria, un luogo carico di storia e di silenzi, che Enzo Zanni e Simone Ascari, con la voce narrante di Claudia Belli hanno deciso di interpretare con approcci profondamente diversi nel 2024.

Enzo Zanni, fedele alla fotografia documentaria, ha restituito una visione cruda e poetica del paese reale, fatta di scorci autentici, di luci naturali e di presenze umane sospese tra passato e presente. Simone Ascari, invece, ha abbracciato la fotografia generativa, o meglio, la β€œsintografia”, termine coniato per descrivere immagini create o amplificate grazie a software di intelligenza artificiale. Il suo lavoro non Γ¨ meno intenso, ma Γ¨ il frutto di un processo diverso: la memoria visiva del luogo viene rielaborata da algoritmi che creano nuovi scenari, immaginifici e a tratti surreali, dove il vero e il verosimile si fondono.

Durante il dibattito, moderato dal direttore del MUPAC, si Γ¨ acceso un confronto stimolante tra i due autori e il pubblico. Zanni ha difeso il valore dell’esperienza sul campo, del contatto diretto con i luoghi e le persone. Ascari senza rinnegare l’importanza della realtΓ , ha invece evidenziato come l’AI possa diventare uno strumento creativo capace di amplificare la visione dell’autore, piuttosto che sostituirla.

La domanda che aleggiava nella sala era chiara: la fotografia generativa Γ¨ ancora fotografia? La risposta, se c’è, Γ¨ rimasta aperta. Ma l’interesse e la partecipazione del pubblico hanno dimostrato quanto il tema sia vivo e sentito, non solo dagli addetti ai lavori. L’incontro con Ascari e Zanni ha rappresentato un momento importante per riflettere su come cambiano i linguaggi visivi nell’era digitale e su quale ruolo la creativitΓ  umana possa ancora (e debba) avere in un mondo dove anche le immagini possono essere generate da una macchina.

 

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