Il mondo dello spettacolo piange Paolo Bonacelli, maestro di cinema e teatro, scomparso all’etΓ  di 88 anni. L’attrice e moglie Cecilia Zingaro ha ufficializzato la notizia, comunicando che Bonacelli Γ¨ deceduto all’ospedale San Filippo Neri di Roma.

Interprete versatile che ha attraversato sei decenni di storia della recitazione italiana, Bonacelli ha saputo declinare la sua arte tra grandi schermi, palcoscenico e televisioni, lavorando con alcuni tra i piΓΉ grandi registi del nostro tempo. La sua carriera Γ¨ stata un viaggio attraverso le trasformazioni del teatro e del cinema italiano, caratterizzato da una presenza intensa, una grande sensibilitΓ  e una padronanza del mestiere che lo hanno reso una figura di riferimento per intere generazioni di attori.

Tra i suoi film piΓΉ celebri figurano opere che hanno segnato la cultura cinematografica italiana. SalΓ² o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini Γ¨ una delle pellicole che hanno definito la sua poetica di interprete capace di abitare personaggi estremi e complessi. La sua performance in Non ci resta che piangere, al fianco di Roberto Benigni e Massimo Troisi, lo ha posto tra gli interpreti in grado di restituire profonditΓ  e umanitΓ  anche alle situazioni piΓΉ paradossali. E non mancano collaborazioni utili a comprendere la sua versatilitΓ : tra gli altri titoli citati figurano anche produzioni internazionali che hanno contribuito a proiettare Bonacelli oltre i confini del cinema italiano.

La notizia della perdita arriva in un momento in cui Bonacelli stava mantenendo una presenza attiva nel panorama culturale. Secondo quanto riportato, la sua ultima performance Γ¨ stata nel film In the hand of Dante, diretto da Julian Schnabel, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2025. Una circostanza che, nonostante la dolorosa fase della perdita, testimonia la vitalitΓ  creativa di un’artista capace di rimanere al passo con i tempi e di confrontarsi con progetti di respiro internazionale.

Una parte integrante della memoria di Bonacelli Γ¨ anche radicata in Calabria, terra a cui era molto legato e che spesso ricordava con orgoglio. Il 29 agosto 2004, al Castello normanno-svevo di Nicastro a Lamezia Terme, fu protagonista dello spettacolo Federico II di Egi Volterrani, diretto da Consuelo Barilari. L’interpretazione intensa e vibrante di Bonacelli fece rivivere lo β€œStupor Mundi” nelle sue contraddizioni: imperatore illuminato, statista implacabile, uomo di vastissima cultura ma anche creatura fragile, segnato da solitudine e conflitti interiori. Attorno a quella rappresentazione si sviluppΓ² un progetto culturale che oggi resta nel ricordo della Calabria: convegni di studio, momenti musicali e riflessioni che restituirono alla provincia un respiro europeo e mediterraneo, ispirato dallo stesso spirito di Federico II, costruttore di ponti tra culture.

Ti sei perso