Nel racconto dellβunificazione italiana, le donne spesso rimangono ai margini della narrazione storica. Eppure, se si guarda piΓΉ da vicino, il Risorgimento rappresenta un momento chiave, seppur ambivalente, nella storia della condizione femminile in Italia. Tra idealismo patriottico e retaggi patriarcali, le italiane dellβOttocento si muovono tra subordinazione e resistenza, tra silenzio e azione.
La condizione femminile in Italia ha subito trasformazioni significative tra il periodo preunitario e il post-Risorgimento, anche se il cambiamento Γ¨ stato lento e spesso marginale rispetto ai grandi ideali di libertΓ e uguaglianza proclamati durante il processo di unificazione.
Il Sud vive la condizione in forma molto subalterna rispetto a quelle del Nord.
NellβItalia preunitaria, possiamo dire divisa in vari Stati, le donne erano escluse dalla vita politica, prive di diritti civili e relegate al ruolo di mogli e madri. Lβintera struttura sociale poggiava su un modello patriarcale che vedeva la figura maschile come unica autoritΓ : prima il padre, poi il marito. Il Codice napoleonico, in vigore in diverse regioni italiane, consolidava questa visione, vietando alle donne la gestione del patrimonio e lβautonomia decisionale.
Lβistruzione femminile, laddove esisteva, era riservata alle classi agiate e improntata a nozioni religiose, morali e domestiche. Le donne delle classi popolari, invece, contribuivano alla sopravvivenza della famiglia lavorando nei campi, nelle case borghesi come serve, o come filatrici nei distretti protoindustriali, ma senza alcun riconoscimento formale.
Le donne del Risorgimento potremmo definirle βprotagoniste nascosteβ. Dopo lβUnitΓ : lβemancipazione inizia dai banchi di scuola. Fu tra la fine dellβOttocento e lβinizio del Novecento che iniziarono a formarsi i primi movimenti organizzati per i diritti delle donne.
La storia del Risorgimento Γ¨ stata per troppo tempo una narrazione al maschile. Eppure, la condizione femminile in quel periodo merita uno sguardo attento, perchΓ© fu allora che iniziarono a germogliare i primi semi del cambiamento. LβUnitΓ dβItalia non portΓ² immediatamente la paritΓ , ma segnΓ² lβinizio di un lento processo di emancipazione, che avrebbe visto le donne italiane diventare, secoli dopo, protagoniste della vita culturale, sociale e politica del Paese.
La lente dβingrandimento su βLa condizione femminile prima e dopo il risorgimentoβ domani con inizio alle ore 17,30 presso il salone della biblioteca comunale Gaudio Incorpora, presso palazzo Nieddu del Rio di Locri, si focalizzerΓ su questo importante argomento, che da anni fa discutere storici e studiosi.
Lβevento culturale Γ¨ organizzato dallβIstituto per la storia del Risorgimento italiano, dalle sezioni Fidapa di Siderno e Locri, con il patrocinio del Comune di Locri e della Deputazione di Storia Patria della Calabria. Si dovrΓ aspettare sino alla fine per ascoltare la lectio magistralis del professor Carmine Pinto, ordinario di Storia contemporanea presso lβUniversitΓ degli Studi di Salerno. Il docente concluderΓ lβevento, mentre prima, dopo i saluti del rappresentante dellβAmministrazione comunale di Locri, delle Presidenti Assunta Barillaro e Silvana Ferraro, rispettivamente delle Sezioni Fidapa di Locri e Siderno, del presidente ISRI β RC, lo storico Vincenzo De Angelis, lβargomento sarΓ trattato dai relatori Vincenzo Cataldo, dellβUniversitΓ magna Graecia di Catanzaro e componente ISRI, Giovanni Pittari della Deputazione di Storia Patria della Calabria, dalla professoressa Caterina Mammola, della Sezione Fidapa di Siderno e membro della Deputazione di Storia Patria della Calabria e dalla dottoressa Donatella DeΒ Angelis, docente in Lettere.

Giornalista iscritto allβAlbo professionale della Liguria dal 1985. Esperienze professionali presso Emittente Radiofonica Radio Sud La Cometa e presso Emittente Televisiva Teleradio Sud con sede in Siderno (R.C.). Redattore presso emittente radiofonica Novaradio (Milano) su comando per assegnazione di Borse di Studio dellβUniversitΓ Cattolica Sacro Cuore di Milano. Ha lavorato per: Corriere della Sera, Insieme (Ed. Rizzoli), Corriere Mercantile; Gazzetta del Sud.
Ha collaborato per le pagine Scuola del Secolo XIX. Attualmente iscritto nella sezione pensionati dellβalbo dei giornalisti della Liguria e con lβAgenzia Giornalistica ABA NEWS
Dallβaprile del 2021 Direttore responsabile di INCIPIT SISTEMA COMUNICAZIONE con una linea editoria innovativa.