Una piazza dove le parole pesano come macigni, silenzi che parlano piΓΉ delle voci. In questo clima ha preso vita l’evento β€œTe la sei cercata . . .” Β in Piazza Portosalvo a Siderno (R.C.). Ispirato al romanzo β€œTe la sei cercata”, opera della scrittrice e giornalista irlandese Louise O’Neill, che con la sua forza narrativa e la sua crudezza disarmante ha riportato al centro del dibattito pubblico il tema della violenza di genere e della cultura del consenso. Le due giovani relatrici hanno spiegato il motivo dell’evento e hanno steso per terra dei jeans, uno dei simboli alla lotta di genere. L’obbiettivo dell’evento Γ¨ stata la sensibilizzazione e la protesta contro i falsi miti sugli abusi sessuali. Il tutto nato da un movimento mondiale nato dall’indignazione scoppiata oltre due decenni fa da una sentenza italiana su uno stupro: Γ¨ il Denim Day, giornata che si β€œcelebra” per protestare contro gli abusi sessuali e sensibilizzare l’opinione pubblica, oggi riconosciuta istituzionalmente da 20 Stati americani. Tutto nasce nel 1992, in provincia di Potenza, quando una ragazza di 18 anni durante la sua prima lezione di guida viene violentata dal suo istruttore. La giovane denuncia l’uomo, che nel 1999 viene condannato a due anni e due mesi di reclusione. Una sentenza che sarΓ  perΓ² ribaltata dalla Corte di Cassazione, stabilendo che l’istruttore non poteva averla aggredita sessualmente perchΓ© lei indossava un indumento aderente, difficile da sfilare senza consenso: un paio di jeans.

Poi il romanzo che fa da sfondo e che – acclamato dalla critica internazionale e tradotto in numerose lingue – racconta la storia di Emma O’Donovan, una ragazza bella, popolare, sicura di sΓ©. Una notte, perΓ², tutto cambia. Emma si risveglia senza memoria, ma con il corpo segnato e l’anima in frantumi. Quelle fotografie che iniziano a circolare tra i compagni di scuola parlano piΓΉ di ogni altra cosa. Il verdetto pubblico Γ¨ immediato: Γ¨ una sgualdrina, se l’è cercata.

Una narrazione potente, che smaschera le dinamiche tossiche della societΓ  contemporanea, dove il corpo femminile viene ancora strumentalizzato, giudicato e infine condannato. Il libro esplora con profonditΓ  il trauma della violenza sessuale, ma anche il peso dell’emarginazione sociale, dell’umiliazione pubblica e dell’incapacitΓ  collettiva di vedere la vittima come tale.

β€œUn libro intenso e indispensabile”, ha scritto il New York Times. Per Stylist si tratta di β€œun romanzo forte e scioccante che centra il cuore del sempre piΓΉ attuale dibattito sul consenso sessualeΒ». E The Guardian ringrazia l’autrice per Β«aver scritto questo libro. È talmente importante”.

L’evento, sostenuto da associazioni impegnate nella lotta alla violenza sulle donne, Γ¨ stato anche l’occasione per presentare idee di sensibilizzazione nelle scuole e campagne contro la violenza di genere.

Louise O’Neill, classe 1985, dopo la laurea in Letteratura inglese al Trinity College di Dublino ha lavorato a New York per la rivista di moda Elle, prima di tornare in Irlanda e dedicarsi al giornalismo. Scrive regolarmente per quotidiani e riviste, occupandosi di femminismo, moda e cultura pop. Il suo primo romanzo, Solo per sempre tua, ha giΓ  rivelato una voce capace di parlare alle nuove generazioni con coraggio e luciditΓ .

L’evento di Te la sei cercata, pur nella sua semplicitΓ  e spontaneitΓ , quasi un Β flash mob, non Γ¨ stato soltanto un momento di lotta, ma un vero e proprio atto politico e culturale: un invito a cambiare narrazione, a riconoscere le vittime, a rompere il muro del silenzio e dell’indifferenza.

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