Due uomini dello Stato, due morti in 24 ore, un mistero che dopo sette anni continua a sollevare dubbi e alimentare sospetti. È da questa ferita mai rimarginata che nasce Mascariati, il nuovo libro-inchiesta firmato da Enzo Basso e Fabrizio Bertè, edito da Città del Sole Edizioni.

Il libro scava tra le pieghe di una vicenda rimasta a lungo ai margini del dibattito pubblico, nonostante il peso specifico dei suoi protagonisti e delle sue implicazioni: la morte improvvisa, e mai chiarita, di Rino Todaro e Tiziano Granata, poliziotti del commissariato di Sant’Agata di Militello, coinvolti nelle indagini sull’attentato subito nel 2016 da Giuseppe Antoci, allora presidente del Parco dei Nebrodi e simbolo della lotta alle agromafie.

Era il 18 maggio 2016 quando un commando armato tentΓ² di eliminare Antoci su una strada isolata dei Nebrodi. Fu salvato da un blitz degli uomini della scorta. Un caso che fece il giro d’Italia, attirando l’attenzione dei media e delle istituzioni. Ma sotto quella patina di eroismo, qualcosa cominciΓ² a muoversi nell’ombra: veleni, dossier, intercettazioni, tensioni interne. E poi, due anni dopo, la tragedia.

Nel marzo 2018, nel giro di appena ventiquattr’ore, Todaro e Granata muoiono. Il primo era affetto da leucemia, ma le analisi parlano chiaro: morte improvvisa, in circostanze anomale. Il secondo, Tiziano Granata, muore all’improvviso e senza un quadro clinico preoccupante. L’anatomopatologo Luigi Gaetti, incaricato di valutare i referti, non usa mezzi termini: β€œle analisi su Granata lasciano tanti buchi aperti”.

Attorno alle due morti si muove un clima torbido, con l’ombra di un possibile avvelenamento e l’interesse, silenzioso ma pressante, dei servizi segreti. Il tutto in un contesto di sospetti incrociati, all’interno dello stesso commissariato, che invece di chiarire sembrano aver reso piΓΉ fitta la nebbia. β€œMascariati” – termine siciliano che indica chi Γ¨ stato infangato, calunniato, marchiato a fuoco dal sospetto – non Γ¨ solo il titolo del libro, ma anche la chiave per leggere una vicenda in cui l’arte del mascariamento ha offuscato ruoli, veritΓ  e responsabilitΓ . Un meccanismo perverso che, paradossalmente, ha colpito proprio chi voleva combatterlo.

Nel corso delle sue 120 pagine dense di documenti, testimonianze e analisi, il libro di Basso e BertΓ¨ non si limita a ricostruire i fatti, ma rilegge criticamente anche le dinamiche dell’antimafia istituzionale, le sue fratture interne e le guerre sotterranee che ne hanno minato la credibilitΓ . Un lavoro giornalistico meticoloso, che riaccende i riflettori su una delle pagine piΓΉ oscure della recente storia siciliana. E che, al netto del tempo trascorso, rilancia una domanda semplice e brutale: com’è possibile che due uomini, due servitori dello Stato, siano morti nel silenzio e nell’indifferenza, senza che nessuno abbia mai dato risposte definitive?

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