Si Γ¨ conclusa lo scorso 30 maggio, con un convegno molto partecipato che ha visto coinvolti docenti e studenti delle classi terze, la Mostra Artistica sull’IdentitΓ  Territoriale Calabrese, ospitata per una settimana nell’Auditorium del Liceo β€œMazzini” di Locri.

L’iniziativa, proposta e curata da Attilio Varacalli, presidente dell’Associazione di Promozione Sociale HistoriCal, ha rappresentato un’importante occasione per riscoprire e valorizzare il paesaggio della Locride: un territorio in cui montagna e costa si intrecciano da millenni, in un dialogo continuo tra natura, storia e cultura. Al centro dell’esposizione, la rappresentazione del paesaggio aspromontano e di quello costiero, due anime complementari di una terra ricca di fascino e memoria.

Attraverso scorci suggestivi, opere grafiche, fotografie e installazioni ispirate a luoghi simbolici del territorio, la mostra ha raccontato un paesaggio in gran parte ancora incontaminato: sentieri nascosti dalla vegetazione, alture che custodiscono siti archeologici poco noti, litorali legati alla storica colonia magno-greca di Locri.

Il percorso espositivo ha evidenziato come le radici dell’identitΓ  calabrese affondino in un paesaggio che Γ¨, insieme, natura e cultura. Le testimonianze archeologiche di epoche diverse narrano un passato fatto di scambi, insediamenti e permanenze durature. Non a caso, molti dei siti raccontati nella mostra sono stati oggetto, negli ultimi decenni, di campagne di scavo e ricerche che ne hanno riscoperto l’importanza storica.

Il convegno conclusivo ha visto gli studenti protagonisti di una riflessione condivisa sul valore del patrimonio locale, sulla necessitΓ  di preservarne la bellezza e di promuoverne la conoscenza. Gli interventi dei docenti hanno offerto spunti di approfondimento sul legame tra identitΓ  territoriale, arte e memoria storica, sottolineando il ruolo fondamentale della scuola nella costruzione di una consapevolezza collettiva che riconosca il territorio non solo come spazio fisico, ma come luogo di appartenenza.

La mostra si Γ¨ cosΓ¬ configurata come un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva, in cui gli studenti hanno potuto confrontarsi con il passato e il presente della loro terra, riscoprendone il valore attraverso il linguaggio universale dell’arte.

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