Il portale dell’Eremo dell’Unità in Santa Maria di Monserrato a Gerace, in provincia di Reggio Calabria, sormontato dalla finestra guarda verso Oriente. Lo sguardo di Suor Mirella Muià si perde lungo l’orizzonte del mar Ionio.

La vallata, che la separa dall’immaginifica infinita linea, è colma di alberi di ulivi e di agrumi che circondano il piccolo complesso bizantino. Suor Mirella vive la quotidianità di eremita da più di vent’anni, ed è testimone di quella innata fede che ha fondamento nel radicamento del Cristianesimo orientale. Suor Mirella è la incarnazione è l’unione delle fedi in questo Eremo che porta il nome di Eremo dell’Unità, quasi a voler testimoniare l’unione del pensiero.

E’ qui che Suor Mirella dà vita alle sue iconografie e ai suoi preziosi scritti. L’ultimo suo lavoro conferma il suo ideale e il suo pensiero di unità, attraverso la narrazione di un viaggio. Il cammino inizia da quando a cinque anni da Siderno, con la famiglia dovette raggiungere Genova per permettere al papà di non perdere il turno per imbarcarsi sulla nave di lungo corso per lavorare. La permanenza a Genova non è stata semplice. Mirella si sentiva una straniera. Ma da lì inizia Il viaggio della sua vita.

L’Università, con parentesi in Austria e Germania. In Francia, a partire dal 1971, con insegnamento in vari licei e ricercatrice alla Sorbona. Poi il matrimonio. Il fallimento di questo tipo di unione che ha lasciato il dono di una figlia che Mirella si è ritrovata a crescere da sola. Da qui la crisi spirituale. La ratio prende il sopravvento facendosi travolgere dal rifiuto di Dio. Poi la malattia. Il mistero del nuovo abbraccio a Dio e un’irresistibile attrazione verso la spiritualità ortodossa. Il pensiero di ritornare in Calabria. L’incontro con il vescovo Bregantini e poi l’Eremo, le iconografie, lo studio, la fede, la scrittura.

In La porta aperta dell’orizzonte è lei stessa che si racconta. Una narrazione aperta, Non solo come suor Mirella. La porta aperta dell’orizzonte è la storia di una donna che ha saputo fare scelte coraggiose e che senza timore si è posta domande che spesso hanno trovato risposte nel volto e nel cuore degli altri, ma è anche un invito per tutti a mettersi in viaggio verso se stessi per ricercare il vero senso della propria vita.

Il libro La Porta Aperta dell’Orizzonte sarà presentato a Taurianova mercoledì 29 maggio alle ore 18,00 nella Chiesa del Rosario di Piazza Italia. A conversare, dopo i saluti istituzionali dell’Amministrazione Comunale, don Mario Delpiano. La presentazione dell’opera è inserita nel progetto di “Taurianova Capitale del Libro”.