di Maria Grazia CarnΓ 

Nella cornice di un tramonto estivo, Monasterace s’infiamma coi colori delle sabbie del deserto, introducendo una serata che racconta storie lontane, vicende che dalla Siria raggiungono chiunque trasportate dalla penna di Santo GioffrΓ¨, strumento che nelle sue mani muta da arma sociale a piuma delicata che solletica i sentimenti.
L’autore introdotto dalla voce distensiva e dalle parole importanti della Dott.ssa Maria Carmela Lanzetta, ha scaraventato tutti in un mondo dimenticato, dove la guerra si Γ¨ resa abitudine e dove la semplice leggerezza di amare puΓ² appesantirsi sotto le disgrazie di un popolo oppresso. Un uomo e una donna, resi diversi dalla cultura e dai colori, che si scopriranno identici nel cuore e avranno la possibilitΓ  di espandere dal dentro al fuori questa scoperta… e forse senza rendersi conto della grandezza di tutto questo, lasceranno scivolare questa emozione tra le dita anzichΓ¨ proteggerla stringendola delicatamente per non farle male, come fosse quella sabbia arida che bruciante incornicia la loro storia in cerca di un lieto fine che resterΓ  inespresso e malinconico come un bel sogno interrotto.
L’associazione culturale Agafray, con la loro biblioteca diretta da Carmela Fraietta, hanno regalato a tutti una serata che si Γ¨ trasformata in riflessione, e mentre la bellezza del cielo sopra i presenti si scuriva abbandonandosi nella notte, i pensieri si pulivano facendosi luce dentro ognuno, traghettandoli in un luogo futuro e migliore dove il termine “diverso” diventi inutile, e dove donne come la protagonista Fadia possano essere libere di esprimersi e di scegliere… come i quattro giovani mediorientali che hanno dato carne ad alcuni brani di GioffrΓ¨, inciampando nelle pronunce prospettando la stessa fatica che sarebbe spettata loro in terra di origine.
La serata, dopo l’introduzione della Dott.ssa Cristina Briguglio, Γ¨ proseguita fino al termine abbracciata dal silenzio interessato del pubblico presente, e mentre i molti occhi fissavano rapiti Santo GioffrΓ¨ una sensazione tra rabbia e comprensione ha incuriosito a sfogliare, nel proprio privato, quelle pagine che messe assieme formano la storia di una vita che non Γ¨ solamente un racconto.
L’associazione ospitante, con la sua biblioteca divisa in due settori ma che non separano bensΓ¬ uniscono, Γ¨ dedicata alla cultura Calabrese e a quella Ebraica con circa tremila libri… e dal Novembre 2021 aspetta chiunque abbia voglia e curiositΓ  intellettuale di conoscere, come ebbe il suo ispiratore Agazio Flaviano Fraietta, raffinato e infaticabile ricercatore che votΓ² la sua esistenza allo studio della cultura e delle tradizioni calabresi oltre che alla presenza ebraica in Calabria.

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