Una strega bianca vola in alto come un aquilone nero, fino ad essere un puntino luminoso fisso nel cielo.

Questa strega Γ¨ un libro, e quel puntino di luce Γ¨ l’anima della sua autrice, prematuramente scomparsa prima di assaggiare il nettare della vittoria dal calice di uno dei premi letterari piΓΉ importanti.

Ada D’Adamo vince il Premio Strega 2023… vince parlando di sé… vince spogliandosi e mostrando la nuda veritΓ  della malattia, corto come il tempo rimasto ed espositivo come la speranza.

Una ballata triste in cui serpeggia tra le parole il sibilo della malattia, che spezza la quiete intorno al β€œnon aver paura”. Iniziando il suo percorso di condivisione letteraria con una lista asciutta che Γ¨ una condanna… una pioggia di frecce che centra uno dopo l’altro gli anni futuri, come minuscoli e indifesi soldati senza scudo incapaci di reagire, che restano stesi, sul suolo arido della veritΓ , come le pagine di un libro luccicanti di vuoto, sparpagliate dal vento della sorte, e che non potrΓ  piΓΉ scrivere.

Lei che fin dalla copertina abbraccia quel suo corpo piegato e magro, ma che ancora prova ad essere scudo senza riuscire a coprirla e proteggerla, scriverΓ  del suo destino che sobbalza tra le dune della speranza, tra salite ardue e discese sempre piΓΉ ripide e rovinose… troppe porte aperte che non fanno paura dietro le quali trovare la stessa stanza da cui si esce.

Ada ci saluta con la storia di ogni donna che sfugge il silenzio parlando di tutte e che racconta le mutazioni di un corpo e le ricerche della mente. Mostra le sensazioni come fossero sentimenti e poi i movimenti che descrivono le emozioni, per lei che amava la danza e la sua libertΓ , con cui esprimeva idee travestite di movenze, con quel corpo che la tradirΓ  da lΓ¬ a poco… e quando lei stessa evidenzia che difronte al dolore teniamo lontane le persone da quella parte del corpo, Ada Γ¨ riuscita a far toccare a tutti il suo intimo piΓΉ amaro, rendendoci un tutt’uno con lei e il malessere, per tutta la durata di un’opera che Γ¨ un cantico di ottimismo e insieme di rassegnazione.

Ora che sei D’Aria rimarrai per sempre in ogni cosa e il tuo libro accompagnerΓ  altri che dovranno intraprendere quel cammino, sterrato e roccioso, che il fato ti ha imposto di percorrere anche per loro.

È stato un concorso appassionante quello di quest’anno, in cui abbiamo scoperto autori straordinari tra cui Maria Grazia Calandrone, autrice di un libro che rapisce, rompe gli schemi e si conclude abbandonando il lettore nei propri pensieri.

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