GIOIOSA IONICA: A PALAZZO AMADURI TAVOLA ROTONDA SU “SALVARE E ACCOGLIERE”

Si fa sempre più fitto il dibattito sul tema dell’accoglienza. Pur essendo tra i temi maggiormente dibattuti da sempre, ancor di più lo è diventato oggi a livello nazionale e europeo. Il prossimo Consiglio dell’Unione Europea di giovedì e venerdì prossimi ha in calendario. La discussione sugli ultimi sviluppi nella guerra Russia contro Ucraina, il sostegno che l’UE continua a fornire all’Ucraina, di competitività, mercato unico ed economia, di energia, relazioni esterne e altri argomenti, compresa la migrazione, quale seguito dell’ultima riunione del Consiglio europeo del 9 febbraio 2023.

Nella Locride anche a seguito della tragedia verificatasi a Steccato di Cutro lo scorso 26 febbraio che ha visto perdere la vita, ad oggi, 87 migranti, vi sono indubbiamente la necessità di porre in salvo i naufraghi e garantire loro un porto sicuro nel quale possano sbarcare e il sistema di accoglienza, che consente a quei migranti di essere ospitati dignitosamente sul territorio.

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“Per tale ragione – si legge in un comunicato stampa – i Progetti SAI di Gioiosa Ionica e Sant’Alessio d’Aspromonte, con i rispettivi Enti locali ed enti attuatori – Associazione Rete delle Comunità Solidali, Società Cooperativa Sankara e Associazione Coopisa – hanno pensato di realizzare due momenti di riflessione su tali temi: salvare e accogliere, chiamando a raccolta Enti locali, ONG, Enti attuatori di Progetto, relatori con una lunga esperienza nel campo del diritto dell’Immigrazione e del tema migrazioni”.

Le due le giornate sono previste per giovedì 23 marzo alle ore 17:30 presso Palazzo Amaduri a Gioiosa Ionica e venerdì 24 marzo alle ore 16:00 presso l’Antico Frantoio Calabrò a Sant’Alessio d’Aspromonte.

Si inizierà a Gioiosa Ionica con il tema “SALVARE – Per una riforma del sistema di ingressi”.

“I fatti di Steccato di Cutro – continua la nota degli organizzatori – hanno obbligato ad una dolorosa riflessione, in primis, sul sistema di soccorso in mare. Partendo dall’assunto che il fenomeno migratorio appartiene alla specie umana e, dunque, anche alla nostra epoca, è necessario comprendere che non è arrestabile, perché invariate sono le cause che spingono l’umanità ad emigrare. Quindi, non solo quanto è accaduto poteva e doveva essere evitato, ma, il tragico epilogo ci pone davanti ad una nuova riflessione, ossia se sia possibile e come garantire a questa umanità in transito l’opportunità di raggiungere una vita dignitosa senza doverla prima mettere in pericolo, se si possa ipotizzare un sistema legale d’ingresso in Europa, sempre più fortezza e sempre meno memore dei suoi valori fondanti”.

Si proseguirà venerdì 24 marzo a Sant’Alessio d’Aspromonte a partire dalle ore 16:00 presso l’Antico Frantoio Calabrò per trattare il tema “ACCOGLIERE – per una riforma del sistema di accoglienza”.